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Definizione per: Sussidiarietà (principio di)



  • Sussidiarietà (principio di)
  • Trattato CE, art. 5
    Cost., art. 118, co. I
    Stat., artt. 16 e 48
    l. 59/1997, art. 4, co. 3, lett. a)
    d.lgs. 112/1998, art. 3
    d.lgs 267/2000, art. 4
    l. 131/2003, art. 7


    Il principio di sussidiarietà, sancito per la prima volta a livello comunitario, è stato recepito dalla normativa statale e successivamente elevato a rango costituzionale.

    Tale principio, nella sua accezione verticale, si basa sul presupposto che gli enti territoriali più vicini alla cittadinanza siano quelli maggiormente in grado di comprendere e, quindi, soddisfare le istanze della collettività; esso comporta che i compiti di gestione amministrativa siano attribuiti generalmente ai comuni ovvero agli enti sovraordinati, nei soli casi in cui l’esercizio delle funzioni amministrative non sia compatibile con le ridotte dimensioni e le possibilità operative degli enti comunali. Ne consegue il delinearsi di una scala ascensionale di attribuzioni che inizia dai comuni e, passando per le province, le città metropolitane e le Regioni, termina con la configurabilità in capo allo Stato delle funzioni amministrative che, per la loro complessità, possono essere adeguatamente svolte solo attraverso la gestione statale.

    Nella sua accezione orizzontale, il principio in esame impegna lo Stato, le Regioni , le città metropolitane, le province e i comuni a favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.
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