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Milana: "Racconti di guerra e liberazione in tutte le scuole superiori del Lazio"



23/03/09 - Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana, ha partecipato questa mattina alla presentazione del libro di Felice Cipriani presso la sala Assunta dell’Ospedale Fatebenefratelli. Il volume "1943-1945 Racconti di Guerra e Lotta di Liberazione" è stato pubblicato in occasione del sessantacinquesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine (24 marzo1944). Milana ha annunciato che una copia del libro sarà inviata a tulle le bibloteche degl istituti superiori di Roma e provincia.

“Gli avvenimenti, le tragedie e le speranze suscitate dalla guerra e dalla sua fine a Roma e nel Lazio – ha detto il presidente –  vengono ricordati ogni anno, in occasione di cerimonie celebrative. Queste si svolgono per ricorrenze come la strage delle Fosse Ardeatine, la battaglia di Porta San Paolo, la razzìa del Ghetto e la liberazione di Roma e dell'Italia. Da alcuni anni si sta affievolendo la forza e la partecipazione a questi eventi, anche per la scomparsa di molti protagonisti di quelle vicende e che più di altri hanno saputo mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa e tragica per la guerra, i lutti e le discriminazioni, ed esaltante per l'eroismo di tante persone, che hanno resistito e combattuto  per la libertà e la democrazia”.

Particolarmente toccante il momento in cui Guido Milana ha consegnato una medaglia ricordo, coniata nel centenario di Spinelli, al fratello di Ugo Forno, Francesco, studente dodicenne caduto a Roma combattendo per la libertà alle ore 12 del 5 giugno 1944.

“Compito delle Istituzioni non è solo quello di celebrare - ha detto Milana - ma di tener vivo il ricordo di quel periodo e di non dimenticare quanti incolpevoli hanno perso la vita, per motivi razziali, politici, religiosi e sessuali. Insieme a loro va reso onore alle memoria di quanti si opposero alle nefandezze del nazifascismo e combatterono attivamente nella Resistenza, o collaborarono discretamente con essa. Il passare degli anni e l'attenuarsi del ricordo rischia di creare una certa confusione storica e politica sulle responsabilità delle vicende tragiche della guerra,  dell'occupazione tedesca e della repressione nazifascista. E' indispensabile, non solo per la verità storica, ma per non confondere tra chi stava nel giusto ed ha sacrificato la vita, con chi si è reso protagonista di atti scellerati o ha collaborato con chi gli ha compiuti. Il libro di Felice Cipriani, che racconta quanto è avvenuto, attraverso testimonianze di alcuni dei protagonisti, ricerche ed episodi conosciuti attraverso la sua famiglia – ha concluso – rappresenta un valido contributo in questa direzione. Esso è rivolto particolarmente ai giovani, affinché conoscano meglio un periodo poco studiato nelle scuole ed aiutino a non dimenticare”.

Felice Cipriani, nato in provincia di Latina nel 1939, ha trascorso la prima infanzia vivendo le vicende della guerra in parte a Roma e in parte nel suo luogo natio. Giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti, dipendente della Regione Lazio dal 1972 a 2002 e autore di articoli sui beni ambientali e culturali e sulla politica internazionale.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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