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Approvata legge a tutela del patrimonio artistico non statale



08/07/09 - Manoscritti, autografi, carteggi, libri, stampe, organi musicali storici, dipinti e incisioni, archivi storici e notarili, di proprietà di enti religiosi e privati, da oggi la Regione Lazio ne tutela la loro conservazione e fruibilità pubblica.
Il Consiglio regionale, presieduto da Guido Milana, ha approvato la proposta di legge di iniziativa del consigliere Antonietta Brancati (Repubblicani, Liberali e Riformatori) concernente "Interventi per la conservazione e manutenzione del patrimonio artistico e archivistico non statale", dotata di un primo stanziamento di 50 mila euro (per l'esercizio finanziario 2008) che maggioranza e opposizione auspicano di poter aumentare in un prossimo futuro.
"È una legge - ha dichiarato Antonietta Brancati - che se bene applicata avrà una grande rilevanza, soprattutto per i piccoli comuni. Si tratta di un patrimonio che altrimenti rimarrebbe nascosto. È un primo passo verso una legislazione di questo tipo che ha sicuramente bisogno di più fondi ma a mio avviso è meglio una briciola oggi che una promessa domani che forse non verrà mantenuta. È una proposta di legge votata all'unanimità in commissione e ringrazio i colleghi dell'opposizione per il sostegno anche in aula".
La legge tutela i beni custoditi in dimore gentilizie, nei conventi, monasteri e abbazie, in residenze private e studi notarili, ubicati soprattutto nei comuni più piccoli e ad alto rischio di deterioramento, preziosi per la ricostruzione delle tradizioni giuridiche, civili e religiose del Lazio, con aiuti volti alla loro conservazione e valorizzazione ad uso pubblico.
"L'intervento sui beni privati introduce una fattispecie che non era finora prevista dall'ordinamento regionale - ha ricordato Giulia Rodano (Sinistra e Libertà), assessore alla Cultura, spettacolo e sport - Beni che rappresentano un patrimonio della nostra regione dove si trovano ingenti ricchezze culturali non visibili al pubblico".


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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