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Sostegno a pesca e acquacoltura, ok alla legge



04/03/08 - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana, ha approvato oggi a larga maggioranza la legge regionale, adottata dalla Giunta, contenente “Disposizioni per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle attività professionali della pesca e dell’acquacoltura” (PL 108/2006). La discussione in aula si è svolta il 20 febbraio con la relazione dell’assessore all’agricoltura, Daniela Valentini (PD), e il 27 febbraio con la votazione dei singoli articoli e le dichiarazioni di voto.

Marchio doc “Prodotti ittici del Lazio”, istituzione dei distretti di pesca, incentivi alla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione del pescato laziale, sviluppo dell’ittiturismo, un milione e mezzo di euro annui di contributi pubblici per rilanciare un settore che dà lavoro a millecinquecento addetti e a una flotta peschereccia di 561 imbarcazioni dislocate nei porti dei compartimenti marittimi di Roma, Civitavecchia e Gaeta: questi alcuni dei punti salienti del provvedimento che intende dare una risposta al trend negativo registrato dal settore negli ultimi anni. La legge approvata, che va a sostituire la legge regionale 43 del 1989, punta a un incremento dell’occupazione e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori del settore ittico e alla tutela degli ecosistemi acquatici regionali.

La legge prevede un “Tavolo blu”, per formulare osservazioni e proposte concernenti il settore ittico, e l’erogazione di contributi pubblici per la costituzione di associazioni e unioni di produttori, per lo sviluppo e la protezione delle risorse acquatiche, per la promozione e l’affermazione del marchio pesce doc del Lazio, per investimenti nelle attrezzature dei porti, per l’acquacoltura e la pesca nelle acqua interne, per attività di pescaturismo e ittiturismo. Inoltre, il nuovo provvedimento prevede il monitoraggio e la mappatura dell’ecosistema marino delle aree costiere laziali.

“Penso che questo sia un ulteriore passaggio che facciamo in Consiglio regionale per costruire una politica di sostegno al mondo dell’agricoltura e, in questo caso, al mondo dell’itticoltura”, ha detto in aula Mario Perilli (PD), presidente della commissione consiliare agricoltura. “E’ una legge che cerca di sostenere un settore che conosce un momento di crisi, se è vero come è vero quello che diceva l’assessore Valentini, che ci sono  539 tonnellate di prodotto in meno tra il 2005 e il 2006 con conseguente diminuzione del volume finanziario”.

Durante la seduta del 27 febbraio, il Consiglio aveva anche approvato un ordine del giorno, presentato congiuntamente dai consiglieri Enrico Fontana (Verdi) e Aldo Forte (UDC), che impegna la giunta a sospendere, dove è prevista l’introduzione di norme specifiche che regolano l’attività di acquacoltura in siti riparati e costieri, gli effetti dei provvedimenti amministrativi in tale materia adottati prima dell’entrata in vigore della legge.

Numerosi gli emendamenti presentati dalle opposizioni, in parte accolti dalla Giunta. “E’ una legge importante, attesa dagli operatori del settore, una legge che mette il grande tema della sostenibilità ambientale al centro di un nuovo modello di crescita delle attività di pesca e di acquacoltura nella nostra regione”, così Enrico Fontana, capogruppo dei Verdi, per la dichiarazione di voto.

Per Aldo Forte (UDC) l’importanza di questa legge è nel segnale che viene dato a “a un settore produttivo che soffre di grandi difficoltà e che, troppo spesso, si è sentito abbandonato”. Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, primo firmatario di alcuni emendamenti tesi a bloccare l’istituzione di nuovi organismi e i relativi costi (un osservatorio e un comitato tecnico-scientifico all’art. 8 della legge, abrogato con un sub emendamento della giunta). “E’stato un andamento molto importante, perché ha messo su una dialettica costruttiva, recepita dal Governo regionale che ha accolto i nostri emendamenti” – ha detto Pallone a proposito della discussione in aula. “Spero, però, che gli emendamenti accolti facciano scuola al governo regionale. Troppe volte si costituiscono osservatori che diventano dei grandi consigli di amministrazione”.

Secondo il capogruppo del PD, Giuseppe Parroncini, il provvedimento “è un ulteriore tassello di una politica che guarda all’agricoltura, alla pesca, alla caccia, una politica che cerca di superare vecchi ritardi e che si mette in regola con quelle che sono le grandi novità della normativa europea, dei regolamenti comunitari, come è successo per i distretti, per gli agriturismi, per gli OGM dove abbiamo superato dei ritardi storici.”.

Polemici gli interventi di Donato Robilotta (SR) e del capogruppo di AN, Antonio Cicchetti, nei confronti del presidente della Regione, Piero Marrazzo, assente durante la discussione. “Io non parteciperò al voto – aveva detto Robilotta durante la seduta del 27 febbraio – per protesta nei confronti dell’atteggiamento del Presidente della Regione e della maggioranza, che su due o tre temi fondamentali fuggono dall’Aula”. E Cicchetti: “Non è la prima volta che sentiamo dire che le leggi in votazione sono importanti, e non è la prima volta che in occasione della votazione di leggi importanti notiamo l’assenza del presidente di questa Regione”.

 “L’atteggiamento dell’opposizione è stato di collaborazione, anche se  questa legge non dà le risposte necessarie a un settore importante - ha detto Fabio Desideri (MLS - Rosa Bianca), annunciando l’astensione del suo gruppo – Si è persa un’occasione. Auspico che la parte regolamentare migliori ciò che in questa fase non è stato possibile centrare e portare a compimento rispetto alle attese di un settore che, da troppo tempo, chiede risposte concrete.”

CONVOCATO CONSIGLIO PER IL 6 MARZO

A chiusura dei lavori dell’aula il Presidente Guido Milana ha comunicato la convocazione di una seduta del Consiglio regionale per il prossimo giovedì 6 marzo alle ore 14.

Unico punto all’ordine del giorno l’esame della proposta di legge n. 374 concernente “Variazioni al bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio 2008”. La decisione è stata presa nel corso della conferenza dei capigruppo.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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