menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Elenco news / Dettaglio

Patrimonio Ipab: norme per la trasparenza in arrivo



07/05/09 - Un organismo di controllo regionale verificherà i contratti di locazione dei beni immobili delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza. Questo l'orientamento espresso oggi dalle due Commissioni consiliari riunite per la seconda volta in seduta congiunta per discutere le proposte di legge sul riordino delle Ipab e, nel contempo, il testo unificato delle proposte di legge sul sistema regionale integrato di interventi e servizi sociali. Sei in tutto gli articoli approvati finora sui dodici della proposta di legge sulle Ipab d'iniziativa della Giunta. La Commissione Affari istituzionali, presieduta da Wanda Ciaraldi (Pd), e la Commissione Lavoro e politiche sociali, presieduta da Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), torneranno a riunirsi per approvare il testo della norma relativa all'organismo di verifica del patrimonio immobiliare delle Ipab che verranno trasformate in aziende pubbliche di servizi alla persona.

Al centro della discussione, l'articolo aggiuntivo che prevede l'istituzione di una banca dati e di una commissione di verifica dei contratti di locazione riguardanti "i beni immobili di proprietà delle Asp e in particolare di quelli aventi ad oggetto locali commerciali e alloggi situati in edifici storici e di pregio, al fine di valutare se l'interesse pubblico dei suddetti enti sia leso a causa di una sproporzione dei valori di mercato delle prestazioni", come recita l'emendamento del consigliere Augusto Battaglia (Pd). "Non si può pensare che un palazzo di cinque piani a piazza Montecitorio sia affittato a 200 mila euro l'anno" , ha detto Battaglia, illustrando le finalità del provvedimento. L'emendamento Battaglia ha trovato il pieno sostegno del consigliere Antonio Luciani (An-Pdl), il quale ha chiesto anche una ricognizione delle alienazioni effettuate dalle Ipab negli ultimi venti anni. D'accordo anche l'assessore agli Affari Istituzionali, Daniele Fichera (Lista civica Pietro Marrazzo per il Pd), il quale, a sua volta, ha presentato un ulteriore emendamento sulla trasparenza. A seguito del confronto di oggi, verrà formulata la norma che verrà discussa nella prossima riunione congiunta.

"La riforma delle Ipab è bloccata da troppo tempo - ha dichiarato il presidente Mariani, a conclusione dei lavori - Mancano alcuni articoli che sono in fase di rivisitazione, ma la proposta di legge è vicina al traguardo". "Due gli aspetti importanti emersi dalla seduta di oggi - ha proseguito Mariani - Da una parte Ipab e servizi sociali vengono collocati nel giusto comune alveo della legge 328. Dall'altra rimettiamo in fila tutti i vari passaggi che ci portano alla costruzione della Regione come una casa di vetro".

Tre le proposte di legge sul riordino delle Ipab che la legge nazionale 328 del 2000 vuole nella programmazione regionale del sistema integrato di interventi e servizi sociali: la 351/2008 d'iniziativa della Giunta, la 220/2006, primo firmatario Guido Milana (Pd), la 221/2006, d'iniziativa del consigliere Donato Robilotta (Sr-Pdl). Lo scorso 4 dicembre, la commissione presieduta da Wanda Ciaraldi aveva deciso di adottare la proposta di legge della Giunta come testo base da esaminare assieme alle altre due. L'iter della riforma dei servizi sociali regionali, invece, è iniziato in commissione Lavoro e Politiche sociali. Anche in questo caso, tre le proposte di legge presentate, confluite nel testo unificato elaborato da un'apposita sottocommissione: la 440/2008, primo firmatario Augusto Battaglia (Pd), la 446/2009, d'iniziativa della Giunta e la 454/2009 d'iniziativa del consigliere Enrico Fontana (Sinistra) e altri.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
torna al menù