menù principale per la navigazione

  1. menù argomenti correlati
  2. contenuto della pagina
  3. servizi

Ora per ora:

ferma lo scorrimentomostra tutte le notizie
Siete qui: Homepage / Elenco news / Dettaglio

Servizi sociali. Mariani: "La politica genera disservizi"



22/06/09 -
"E' iniziato il tour de force che ci deve portare entro la pausa estiva all'approvazione in aula della riforma del sistema regionale dei servizi sociali". Così Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), presidente della Commissione Lavoro e politiche sociali, a conclusione delle audizioni che si sono svolte oggi sulla proposta di legge di riforma del welfare regionale. Il provvedimento intende rendere omogenea su tutto il territorio l'offerta di servizi, attraverso un coordinamento tra numerosi soggetti pubblici e privati, in primo luogo tra le strutture sociali dei comuni e i servizi sanitari delle Asl, e la realizzazione di punti unici per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie, come vuole la legge nazionale 328/2000. Sono intervenuti dirigenti e operatori dei servizi sociali di nove distretti sociosanitari della provincia di Roma: Giulia Ciardo (IV Municipio), Sabrina Fossati (V), Paola Calvani (VII), Irene Notarfonso (VIII), Clementina Caiazzo (X), Rosalba Esposito (IX), Maria Anna Bovolini, Pasqualina Rea e Francesca Trova del XIII Municipio, Valeria Evangelisti e Roberto Rizzo per il comune di Fiumicino, Nicoletta Teodosi (San Vito Romano). Unico rappresentante politico presente: l'assessore alle politiche sociali del IX Municipio di Roma, Alessandra Sacchi, per la quale la proposta di legge "è ben fatta, ma se mancano le risorse per dare risposte ai cittadini c'è il rischio che la norma resti nel libro dei sogni".

"Dobbiamo mettere insieme tutti i soggetti che intervengono nel welfare regionale - ha proseguito Mariani - Già dalle prime audizioni, però, è emerso un ritardo nell'attuazione della legge 328/2000, perché c'è una certa difficoltà di coordinamento delle risorse umane ed economiche. Il cittadino è colpito da questa situazione, aggravata peraltro dai rallentamenti che si verificano nei momenti di passaggio della guida politica. Inoltre, è grave il disinteresse della politica per un provvedimento così importante. A parte il rappresentante del IX Municipio, infatti, chi dovrebbe dare le risposte ai cittadini è stato il grande assente della giornata. Se i politici non intendono partecipare ai passaggi di formazione della norma, mi domando chi sarà in grado di spiegare ai cittadini il funzionamento del nuovo sistema. Loro potrebbero essere i protagonisti ma non ci sono. E' evidente che la politica è assente nei momenti cruciali. I dirigenti ascoltati in commissione hanno evidenziato che loro sono pronti, perché hanno effettivamente bisogno di uno strumento per dare risposte ai cittadini, ma ci hanno anche rappresentato le difficoltà dovute al corso della politica: quando c'è un passaggio da un colore all'altro, il servizio si blocca".

"Dispiacere e disappunto" ha espresso in proposito la consigliera Luisa Laurelli (Pd). "Mi sconcerta il fatto che una nuova amministrazione comunale si sia insediata e che di conseguenza ci sia stato un fermo dei servizi", ha dichiarato la Laurelli.

Sul problema delle risorse è intervenuto Augusto Battaglia (Pd), primo firmatario di una delle tre proposte di legge regionale in materia di servizi sociali confluita nel testo unificato attualmente in discussione."Cercheremo di inserire norme che costringano gli amministratori locali a una maggiore attenzione alle politiche sociali", ha assicurato Battaglia.

Al via le banche del tempo

Nel corso della riunione odierna, la Commissione Lavoro e politiche sociali ha anche approvato con osservazioni sulla ripartizione degli stanziamenti dopo il primo anno di avvio, lo schema di delibera di giunta che dà attuazione alla legge regionale 31/2008 per lo sviluppo di una rete regionale delle banche del tempo. "E un provvedimento che intende diffondere sul territorio le buone pratiche di socialità, rafforzare il buon vicinato e la coesione sociale", ha dichiarato il presidente Mariani a proposito del provvedimento che intende dare impulso alla diffusione di istituti di credito in cui le transazioni si basano sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. "Per un anziano che ha in casa un rubinetto che perde - ha spiegato Mariani - magari chiamare un idraulico diventa un problema. Può essere più semplice ed economico richiedere la prestazione da un altro correntista della banca del tempo. In Emilia Romagna come a Roma le banche del tempo già ci sono. L'avvocato come il giardiniere mettono a disposizione una parte del loro tempo che all'occorrenza scambiano con altri correntisti. L'unica unità di misura è il tempo".


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
torna al menù