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Dpefr, così il dibattito in Aula



13/12/07 - Al termine della relazione dell’assessore Nieri è iniziata la discussione con l'intervento del capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, secondo il quale “leggendo il Dpefr, non si riesce a capire come la maggioranza voglia impostare il discorso da qui a tre anni e quali siano gli interventi che vuole porre in essere per lo sviluppo della Regione. Questo documento dimostra come la maggioranza sia una sommatoria ideologica che fa solo numero per vincere le elezioni ma che non è in grado di governare. Sulle politiche dell’ambiente, della casa, sull’urbanistica, sui parchi, ci sono posizioni tanto diverse all’interno della stessa maggioranza”.

Di parere opposto Umberto Ponzo (Pd), presidente della commissione Bilancio, che all’interno di questo Dpefr ha trovato “una serie di misure importanti per lo sviluppo socio-economico della Regione, come i fondi del POR gli interventi sulla ricerca, l’innovazione, il turismo, la cultura, le infrastrutture strategiche, il sostegno alle categorie svantaggiate e ai giovani”. Ponzo ha quindi espresso un giudizio molto positivo sul Dpefr, accompagnato solo da una preoccupazione “legata alle future leggi finanziarie per la sua attuazione, affinché prevedano interventi che ci consentano di raggiungere quegli importanti obiettivi stabiliti in questo documento”.

Secondo il consigliere Pietro di Paolantonio (An), “la relazione di Nieri sul Dpefr sembra la fotocopia di quanto detto lo scorso anno per il passato bilancio e prima dell’estate in sede di assestamento: non c’è alcun cambio di passo, non ci sono grandi novità. Per quanto riguarda la sanità, vero grande tema di questi mesi, le perplessità crescono. Soprattutto – ha spiegato - per quanto riguarda il piano di rientro: non c’è mai stata occasione di discuterlo in aula, credo che, durante la discussione della Finanziaria, dovremo aprire una finestra su questo piano per avviare un confronto serio. Siamo preoccupati davvero: il rischio è quello di un nuovo aumento delle tasse nel 2009”.

Criticando il comportamento della giunta sul Dpefr, il consigliere Donato Robilotta (Socialisti riformisti) ha sottolineato come “questo è un documento che arriva troppo a ridosso del bilancio, perdendo di validità. In questo modo il Consiglio viene privato di una delle sue funzioni fondamentali che è quella di programmare. Il Dpfer – ha aggiunto Robilotta -  avrebbe potuto essere occasione per fare il punto sulla sanità e per portare in aula provvedimenti per il contenimento della spesa strutturale della Regione. Invece, proprio sulla Sanità contiene cifre sbagliate, che vanno corrette. La spesa sanitaria aumenta, non viene affatto contenuta. Se non adotteremo provvedimenti – ha ammonito Robilotta - nei prossimi anni un aumento delle tasse e della pressione fiscale sarà inevitabile”. Il consigliere dei Socialisti riformisti ha poi censurato che il documento presentato dall’assessore Luigi Nieri non contenga nulla su altre questioni fondamentali come i rifiuti, i servizi pubblici e i trasporti, proprio mentre è in discussione una questione importante come lo “spacchettamento” del Cotral.

Il vicepresidente del Consiglio regionale Bruno Prestagiovanni (An) ha sottolineato “l’eccessiva genericità del Dpefr” presentato dall’assessore Nieri, denunciando “la mancanza di approfondimento sui temi “caldi” della sanità, dell’energia, delle politiche sociali e dell’agricoltura. Manca un qualunque cenno – ha dichiarato - al problema del risanamento delle zone agricole inquinate e alla produzione biologica. Si tratta di un documento scarno, privo di identità e di obiettivi reali che nasconde un’incapacità della Giunta, formata da realtà diverse, valori culturali ed ideologici differenti, di trovare un momento di sintesi al proprio interno”.

Da parte sua, Stefano De Lillo (Fi) ha fatto notare l’assenza in aula di molti consiglieri e assessori interessati. Con riferimento ai contenuti del Dpefr ha evidenziato “la preoccupante crescita delle spese sanitarie per il fallimento del piano di rientro dal deficit. Sugli altri temi – ha aggiunto – dobbiamo evidenziare soprattutto quello che non c’è, specialmente in materia di ambiente, energia ed infrastrutture. Non vengono mai pronunciate le parola Malagrotta, inceneritore o discarica. Il tema della sicurezza poi, che per i cittadini ha grande peso, viene affrontato solo in poche righe nell’allegato tecnico”.

 “Manca nel Dpefr uno sforzo di analisi e di enunciazione di obiettivi e rimedi – ha invece evidenziato Romolo De Balzo (Fi) – il documento si rivela, infatti, una semplice enunciazione di provvedimenti descritti sommariamente. Questa Giunta non destina abbastanza risorse alle imprese e quelle poche non riesce a spenderle nel modo corretto. La Regione si preoccupa solo di prosciugare risorse per coprire il buco della sanità”.

Tutto incentrato sulla questione di quale sviluppo offrire alla nostra regione, e di come rientrare negli obiettivi indicati dal protocollo di Kyoto per riduzione gas serra, l’intervento del consigliere Enrico Fontana (Verdi). “Dobbiamo fare chiarezza: quando affrontiamo il tema della sostenibilità ambientale noi parliamo di economia. Incardinare il Dpfer su questo – ha detto - significa parlare dei fondamentali dell’economia della nostra regione, perché il mancato raggiungimento degli obiettivi posti da Kyoto e poi di quelli indicati a Bali, comporterà una bolletta salatissima. E non vorrei – ha sottolineato Fontana - che questa regione dopo essersi misurata sul piano di rientro del deficit sanitario, fra qualche anno debba confrontarsi con il piano di rientro del deficit prodotto dal mancato raggiungimento di questi obiettivi”. Fontana ha perciò apprezzato la previsione di investimenti significativi per il trasporto su ferro, perché secondo lui “non ci saranno mai interventi sul solare sufficienti se non riduciamo i trasporti maggiormente responsabili della produzione di gas serra”.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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