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Sicurezza, al via esame proposte su aree verdi e violenza donne



25/06/09 - Avviato l'esame in commissione di due proposte di legge in materia di sicurezza. Si tratta dell'"Istituzione dei centri antiviolenza e case di accoglienza per donne vittime di violenza e maltrattamenti", primo firmatario Angelo D'Ovidio (Movimento libertà e solidarietà), e degli "Interventi per il miglioramento della fruizione pubblica e della sicurezza delle aree verdi comunali e delle aree naturali protette" a firma dei consiglieri Idv Claudio Bucci e Giovanni Loreto Colagrossi. La presidente della commissione "Sicurezza", Luisa Laurelli, ha rinviato la proposta D'Ovidio ad una prossima seduta congiunta con quella "Politiche sociali": "Anche per armonizzarla con la legislazione regionale vigente, tra cui la recente legge 16/2009 promossa dal consigliere Wanda Ciaraldi". Anche la proposta Bucci sarà oggetto di ulteriori approfondimenti, anche in armonia con le osservazioni dell'assessore Daniele Fichera.

Angelo D'Ovidio ha premesso che la sua proposta punta a sostituire la legge regionale 64/1993. "Ci dobbiamo preoccupare - ha detto - della fase successiva alla denuncia. Bisogna creare centri di ascolto 'veri', strutture con personale specializzato che possa dare assistenza di ogni tipo. Se la donna non si sente adeguatamente tutelata, ha maggiori difficoltà a denunciare". Preoccupazione del promotore è che sul territorio di ciascuna provincia ci sia un adeguato numero di strutture a sostegno delle vittime della violenza. "Occorre creare - ha però precisato Anna Maria Massimi (Pd) - una rete regionale integrata di centri e case di accoglienza, parlare di progetti antiviolenza non sarebbe efficace".

A proposito della sicurezza dei parchi, Claudio Bucci ha sottolineato che la proposta dell'Italia dei valori è un primo passo per una politica dei parchi urbani. "Si vuole intervenire a tutela dei cittadini - sostiene - migliorando la vivibilità e la sicurezza delle aree verdi e dei parchi regionali". Bruno Prestagiovanni (An-PdL) ha condiviso lo spirito della proposta, ma ha evidenziato che la sicurezza non può essere garantita solo con strumenti passivi: "Dobbiamo rendere vivibili i parchi attraverso manifestazioni con finalità sociali ed aggregativo di tipo ludico e sportivo". Secondo Fichera è opportuno mantenere distinte le problematiche della sicurezza e della fruibilità. Circa gli interventi da realizzare ha proposto di convocare le tre aree protette che hanno già elaborato progetti di sicurezza grazie ai fondi del "Patto per Roma Sicura".


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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