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Sanità, audizione sul futuro dell'ospedale di Subiaco



09/07/09 - Audizione sull'ospedale "Angelucci" di Subiaco stamattina alla Pisana, in commissione Sanità. Su iniziativa del consigliere Tommaso Luzzi (An - Pdl) e del Tribunale dei diritti del malato, il presidente Luigi Canali (Pd) ha convocato il direttore generale della Asl Rm/G, Giovanni Di Pilla.
Al centro del dibattito, le prospettive della struttura, alla luce della recente riorganizzazione dei servizi, del ridimensionamento del reparto di Ostetricia, e del nuovo Piano sanitario regionale. Le lamentele dei cittadini hanno riguardato soprattutto la carenza nell'arco dell'intera giornata di specialisti, circostanza che talvolta non consente interventi tempestivi all'arrivo di casi urgenti al Pronto Soccorso. Sempre più frequenti sono pertanto i trasferimenti di pazienti in altre strutture, anche molto distanti da Subiaco.

Questa la replica di Di Pilla: "La mia opinione è che la sopravvivenza dell'ospedale di Subiaco si può verificare solo se ne riconosce la specificità territoriale, trovandosi in una zona cosiddetta marginale. Siete a conoscenza dell'emorragia di personale dai piccoli comuni della provincia verso Roma, tanto per fare un esempio. Se non abbiamo risolto i problemi che i cittadini giustamente denunciano, è perché non abbiamo trovato le risposte, in termini sia di risorse economiche che professionali. Abbiamo promosso anche delle assunzioni per il reparto di Psichiatria, facendo una forzatura rispetto al blocco imposto dal Piano di rientro, ma di più non possiamo fare. A Subiaco mancano innanzitutto pediatri, ortopedici e ostetriche: per queste categorie l'emergenza è assoluta. Un ospedale o funziona o non funziona. Non ha senso che funzioni a scartamento ridotto, in primo luogo a garanzia della salute del cittadino. Analoghi problemi, nella nostra Asl, li abbiamo anche a Tivoli, a Palestrina, a Monterotondo, a Colleferro. Attendiamo il documento ufficiale sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, insieme al Piano sanitario regionale, per comprendere noi stessi quali prospettive ci siano per le strutture che gestiamo. Attendiamo anche l'esito del ricorso contro la decisione del commissario ad acta di impugnare la legge regionale che faceva dell'Angelucci un ospedale di montagna. Per ora, facciamo appello a tutti i professionisti laziali, ai quali chiediamo la disponibilità a lavorare con noi per risolvere la carenza di personale. Ma al contempo chiediamo anche alla Regione delle deroghe al blocco delle assunzioni che ci consentano di proporre contratti a tempo indeterminato e non a tempo determinato, per attirare personale specializzato. Per ortopedia, abbiamo addirittura una graduatoria già pronta".

Il consigliere Lucherini (Pd), a tal proposito, ha proposto di indirizzare una lettera alla struttura commissariale per chiedere la possibilità di stipulare contratti a tempo indeterminato per i nuovi assunti all'Angelucci.
Presenti anche i consiglieri Moscardelli (Pd) e Maselli (Fi - Pdl). Quest'ultimo ha annunciato la presentazione di un'interrogazione su "contraddizioni nella gestione della Asl Rm/G".

In chiusura di seduta, il presidente Canali ha annunciato per la prossima settimana un incontro con la struttura commissariale così da poter esaminare in Commissione il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera all'interno del quale si potrà risolvere il problema di ospedali come quello di Subiaco e ha manifestato a Di Pilla la necessità di accelerare le pratiche per la realizzazione di un eliporto all'Angelucci.

 

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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