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Turismo. Una legge per rilanciare i campeggi nel Lazio


23/03/11 - TURISMO. UNA LEGGE PER RILANCIARE I CAMPEGGI NEL LAZIO
L'assessore Zappalà: "Dobbiamo riempire un vuoto normativo. La maggior parte dei campeggi sono sotto sequestro.".

"I campeggi sono strutture importanti. Soprattutto da un punto di vista dell'indotto, rappresentano una risorsa alla quale la Regione non può non dare la giusta attenzione". Con queste parole, l'assessore al Turismo e marketing del "Made in Lazio", Stefano Zappalà, ha iniziato l'illustrazione delle nuove norme sui campeggi in Commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo, presieduta da Giancarlo Miele (Pdl). Si tratta della proposta di legge regionale n. 176, relativa alla disciplina delle strutture turistiche ricettive all'aria aperta, che va a modificare la precedente normativa in materia (in particolare la legge 13 del 2007). Il provvedimento presentato oggi, porta la firma anche dell'assessore all'Urbanistica, Luciano Ciocchetti, in quanto andrebbe a riempire un vuoto normativo proprio in materia di autorizzazioni che ha causato l'intervento da parte della magistratura e il sequestro di numerosi campeggi. "I provvedimenti di chiusura provvisoria o permanente - ha spiegato Zappalà - hanno provocato un depauperamento di questa risorsa e un conseguente calo della ricettività. La modifica proposta scaturisce dalla necessità di dare una soluzione alle problematiche evidenziate da amministrazioni locali e associazioni di categoria in ordine all'interpretazione e applicazione della normativa vigente, attraverso una migliore definizione delle strutture all'aria aperta e dicendo che cosa si può organizzare al loro interno".

Riguardo agli aspetti più propriamente urbanistici, viene stabilito che l'installazione e il rimessaggio dei mezzi mobili di pernottamento e dei relativi preingressi e cucinotti, anche collocati permanentemente al suolo, purché ottemperino a determinate condizioni strutturali, non costituiscono attività rilevante ai fini urbanistici, edilizi e paesaggistici. Per quanto riguarda l'esistente, la cui ricognizione dal provvedimento viene affidata ai Comuni assieme alla verifica della rispondenza alle norme urbanistiche, i complessi autorizzati potranno mantenere la loro destinazione d'uso e come tali saranno inseriti negli strumenti urbanistici in corso di adozione o nelle loro varianti. Invece, per le strutture ricettive all'aria aperta realizzate in territori vincolati (dopo l'entrata in vigore della LR 30/1974), e per i quali sono state già rilasciate autorizzazioni all'apertura e all'esercizio, i Comuni dovranno individuarne la delocalizzazione. "Abbiamo la maggior parte dei campeggi sotto sequestro - ha concluso Zappalà - E' una perdita immensa per il Lazio". Concordi i consiglieri per un approfondimento, data la complessità del provvedimento, che riguarda sì modifiche a una legge regionale sul turismo, ma incide sulla normativa in materia di assetto del territorio. Per questo, Claudio Mancini (Pd) ha chiesto l'audizione dell'assessore all'urbanistica.

Presenti, oltre al presidente della Commissione, Miele, l'assessore Zappalà e il consigliere Mancini, i consiglieri Chiara Colosimo (Pdl), Nicola Illuzzi (Lista Polverini), Mario Mei (Api), Pietro Sbardella (Udc), Francesco Storace (La Destra).

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