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Violenza minori: Save the children e Garante Lazio presentano risultati progetto 'Daphne'


22/02/11 -
Abbruzzese: "Giusto schierarsi contro abusi commessi su donne in altre realtà culturali, ma non dimentichiamo che il mondo occidentale non è immune da certe realtà"


Approfondire il fenomeno della violenza 'assistita' da un minore in ambito familiare, analizzare il sistema di interventi per prevenirlo e contrastarlo, valutare l'adeguatezza dei servizi e delle normative vigenti. Questi i temi del convegno "Spettatori e Vittime: i bambini e le bambine che assistono ad un atto di violenza lo subiscono" organizzato da Save the Children Italia e Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Lazio. L'iniziativa si inserisce nel Progetto europeo 'Daphne III (Minori vittime di violenza assistita di genere in ambito domestico. Analisi dell'efficienza del sistema di protezione)', che ha interessato tre regioni italiane: Lazio, Piemonte e Calabria.
Nel corso dell'incontro sono stati presentati il Rapporto 'Spettatori e Vittime: i minori e la violenza assistita in ambito domestico. Analisi dell'efficienza del sistema di protezione' e un video di sensibilizzazione, frutto della consultazione di un gruppo di ragazzi di Roma. Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abbruzzese e il direttore di Save the Children Italia Valerio Neri. A coordinare i lavori il presidente della commissione consiliare Lavoro e politiche sociali Maurizio Perazzolo.

In apertura la dirigente della struttura amministrativa dell'ufficio del Garante, Rosina Sartori, ha trasmesso il saluto del Garante Francesco Alvaro, assente per una leggera indisposizione: "La conferenza di oggi nasce dalla consolidata collaborazione con Save the Children, con la quale già da alcuni anni condividiamo iniziative mirate a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi dell'infanzia. In questa circostanza abbiamo scelto di accendere un riflettore sugli effetti che l'assistere ad episodi di violenza in ambito domestico può produrre sulla crescita e lo sviluppo di un bambino. In una regione come il Lazio, dove convivono realtà metropolitane e situazioni di degrado sociale, infatti, ci è sembrato importante analizzare un fenomeno che è ancora oggi oggetto di scarso interesse e che, al contrario, merita di essere affrontato con la dovuta attenzione. Considero questa esperienza l'inizio di un percorso di dibattito e discussione che possa portare a verificare le forme più adatte di azioni preventive del fenomeno, all'interno di un contesto generale di interventi normativi a tutela dell'infanzia".
"Come presidente del Consiglio regionale del Lazio - ha detto il presidente Mario Abbruzzese intervenendo nel corso dei lavori - sono onorato che sia stata scelta la nostra regione per ospitare questo evento e ringrazio il Garante per il contributo essenziale che ha portato al progetto. Spesso nel mondo occidentale ci schieriamo contro gli abusi commessi su donne in altre realtà culturali, ma non dobbiamo commettere l'ingenuità di ritenerci immuni da certe realtà. Gli ultimi dati disponibili su cui ha lavorato Save the Children, infatti, ci dicono che in Italia i minori vittime di violenza sono circa 400 mila: dati preoccupanti e verso i quali le istituzioni non possono essere indifferenti. La Regione Lazio sta facendo la sua parte. Voglio ricordare lo stanziamento di 300 mila euro per l'istituzione di centri antiviolenza e quello per il sostegno alle vittime minori pari a 500 mila euro e, proprio perché si parla di famiglie, la previsione di un'apposita voce a sostegno della maternità e paternità responsabile sulla quale abbiamo programmato un investimento pari 1 milione e 500 mila euro". Valerio Neri ha ringraziato il presidente Abbruzzese per "l'impegno che il Consiglio regionale, anche per il tramite del Garante, dimostra verso l'infanzia e i problemi della famiglia". E proprio su quest'ultimo tema ha voluto sottolineare quanto la cultura occidentale ed in particolare italiana renda la famiglia un territorio impenetrabile: spesso la legge si ferma "alla porta di casa". "Dobbiamo continuare a tenere alta l'attenzione sul fenomeno della violenza assistita dai minori in ambito domestico - ha concluso Maurizio Perazzolo - Questo incide notevolmente sullo sviluppo del bambino che si trova suo malgrado coinvolto in una spirale di violenza. Purtroppo nella mia passata esperienza di insegnante di ginnastica artistica ho avuto modo di constatare gli effetti e le conseguenze di questo fenomeno sui ragazzi. Coloro che avevano assistito ad atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale sulle figure di riferimento non riuscivano ad esprimersi al meglio neanche nello sport. L'incubo di ciò che avevano vissuto è condizionante per il resto della loro vita".

Il Rapporto è scaricabile dal seguente link:
http://risorsesavethechildren.it/files/comunicazione/report%20Italia%20e%20consultazione.zip

Il video si può vedere o scaricare dal seguente link:
http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/ufficio%20stampa/1024x768-ita.mp4

 

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