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Piano casa, il dibattito generale in Consiglio/4


27/07/11 - Dopo gli ultimi quattro interventi che hanno chiuso la discussione generale sul piano casa, il presidente Mario Abbruzzese ha aggiornato la seduta alle 11 di domani, giovedì 28 luglio, per la replica degli assessori, l'esame degli articoli e degli oltre 5mila emendamenti e subemendamenti.
"Questa è stata spacciata come una legge che dovrebbe aiutare le famiglia - ha dichiarato Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino) - in realtà, dopo l'articolo 3 non si parla della stanza in più, degli ampliamenti degli edifici esistenti. Questa è la legge per i costruttori, per i proprietari di cave, per chi vuole fare impianti sciistici nelle zone più belle della regione. Questa è la legge delle deroghe, dobbiamo dirlo chiaramente. Noi non vogliamo minimamente entrarci nulla. Per questo abbiamo presentato 3.400 emendamenti, in gran parte ostruzionistici, lo voglio rivendicare: o questa legge cambia, oppure dovrete stare qui a discuterli tutti. Noi siamo disponibili a confrontarci con l'assessore Ciocchetti, per ridurre il danno, ma la nostra valutazione rimarrà la stessa".
"C'è stato un confronto vero, anche in commissione - ha iniziato Rodolfo Gigli (Udc) - che ha portato a modifiche positive e opportune rispetto al testo originario. In una fase difficile per il Paese e anche per la nostra Regione, serve una scossa forte. Io credo che sia stato raggiunto un equilibrio fra la protezione dell'ambiente e misure che consentiranno il rilancio dell'edilizia. L'obiettivo è duplice: dare concretezza all'intento iniziale dell'intuizione di Berlusconi, superare, migliorandola, la legge approvata nella scorsa legislatura. La possibilità di ampliare gli edifici anche in zone agricole per coloro che non sono coltivatori aumenta di molto il campo di applicazione. E spero che l'offerta di consistenti premi di cubatura possa permettere importanti operazioni di riqualificazione, rispettando gli standard urbanistici, gli spazi per i parcheggi innanzitutto".
Per Angelo Miele (Lista Polverini) "abbiamo impostato una buona legge perché abbiamo capito che si tratta di problema che riguarda il 79 per cento delle famiglie italiane, quelle che posseggono una casa, e perché stiamo affrontando un problema al quale il precedente governo regionale aveva dato una risposta fallimentare. Abbiamo usato il buon senso, semplificando le normative, ascoltando i cittadini. E' ora di cominciare a dire sì alle esigenze che arrivano dai nostri territori. Il confronto con le opposizioni deve partire da questi presupposti. Dobbiamo fare in fretta, approvare rapidamente questa legge".
L'intervento di Francesco Storace (La Destra) ha concluso la discussione generale: "Questa è un'ulteriore mossa di buon governo per la nostra Regione. Sanità, rifiuti, questa è un'ulteriore tappa che ci consente di dire ai cittadini del Lazio che quest'anno è stato ricco di buona politica. All'opposizione manca un minimo di senso di autocritica. Quando solo 122 famiglie hanno usato la vecchia norma, si può dire di aver governato bene? Noi difendiamo il senso di appartenenza comunitaria, a una società costruita a misura d'uomo. E' un delitto? Chi si avvantaggia di questa legge? I cittadini del Lazio. Questa è una bella legge che riguarda importanti aspetti sociali e dà un impulso forte all'economia del Lazio".
[mi.ca.]

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