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Lazio, Consiglio approva Piano triennale cooperazione


23/11/11 - Finanziamento di nove milioni di euro nel 2011-2013

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato a maggioranza il "Piano triennale per la Cooperazione - annualità 2011-2013", con uno stanziamento di 9,08 milioni di euro. Ai sensi della legge regionale n. 20 del 2003, il Piano verrà attuato dalla Giunta mediante l'adozione di piani annuali con i quali verranno individuati gli interventi da realizzare e le relative coperture finanziarie.
L'assessore regionale alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti, Pietro di Paolo, nel presentare il provvedimento in Aula, ha ricordato come nel Lazio operino circa 8.000 cooperative e che il Piano "è finalizzato sia a consolidare i buoni risultati ottenuti in passato, sia a sostenere le cooperative laziali nell'attuale fase economica, caratterizzata da uno stato di crisi e da una forte competizione dei mercati, supportandole nel processo di sviluppo e innovazione". L'assessore ha poi indicato le novità che caratterizzano questo provvedimento rispetto al passato: "Gli aspetti legati alla internazionalizzazione, fondamentale per mantenere competitività e penetrare sui mercati esteri, la formazione e, infine, l'assistenza alle nuove cooperative".
Il presidente della commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, Francesco Saponaro (Lista Polverini) ha ricordato con soddisfazione che la proposta di deliberazione consiliare era stata votata all'unanimità in commissione. "Il Piano - ha aggiunto Saponaro - rappresenta una evoluzione sia culturale che normativa, che coinvolge il mondo della cooperazione, valorizzando l'aspetto sociale della stessa. I contenuti e gli obiettivi generali sono proprio legati alla divulgazione e alla diffusione di questa cultura". Saponaro ha poi sottolineato l'importante novità dell'Osservatorio previsto nel Piano, "strumento ideale per seguire l'evoluzione sul territorio della cooperazione - ha detto - ed è quindi necessario dargli un adeguato sostegno finanziario e inserirvi persone altamente qualificate. E' il punto cardine di questa azione, che andrà seguito attentamente".
Sull'importanza del provvedimento è intervenuto anche il consigliere dell'Udc Roberto Carlino, per esprimere il proprio voto favorevole. "In un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando - ha dichiarato - il modello cooperativo può essere un valido strumento per garantire la tenuta del Pil della nostra Regione, nonché un mezzo per sostenere quelle categorie sociali del mercato del lavoro come gli immigrati e le donne troppo spesso tenute colpevolmente a margine".

Il Piano approvato fissa gli obiettivi generali e individua gli strumenti operativi per raggiungerli.

Obiettivi generali:
1) Promozione e diffusione della cultura e dell'imprenditorialità cooperativistica;
2) finalizzazione dei finanziamenti atti a favorire il processo di consolidamento e riqualificazione delle imprese cooperative;
3) disponibilità di adeguate risorse anche al fine di patrimonializzare le cooperative del Lazio;
4) visibilità del Movimento cooperativo rivolto alla promozione di nuove imprese;
5) organizzazione regionale per la cooperazione - Osservatorio;
6) Conferenza programmatica per la cooperazione.

Obiettivi specifici e strumenti operativi:
1) Implementazione del Fondo speciale per la promozione ed il sostegno alla cooperazione presso l'Agenzia Sviluppo Lazio;
2) rinnovo della Consulta regionale per la cooperazione;
3) creazione dell'Osservatorio regionale per la cooperazione;
4) rinnovo del Nucleo di valutazione;
5) creazione dell'Albo regionale delle cooperative.

 

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