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Per una reale partecipazione delle donne alla vita politica



22/01/08 - Presentate le proposte di legge elaborate dalla Consulta femminile del Lazio per garantire l’effettiva applicazione dell’art. 51 della Costituzione e, quindi, una reale partecipazione delle donne alla vita politica.  Le ipotesi sono state illustrate in occasione del convegno "Per una reale presenza delle donne: quale riforma elettorale" tenutosi oggi presso la Sala Tevere della Giunta regionale.

Una lettera-documento è stata sottoscritta dalla Conferenza delle presidenti degli organismi paritari delle Regioni ed è stata indirizzata al ministro delle Riforme Istituzionali, al ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali, al ministro per le Pari Opportunità e a tutte le parlamentari di ogni schieramento politico. Le proposte sono due: per il sistema proporzionale si prevede che le liste con più di un nominativo siano formate da candidate e candidati in ordine alternato senza preferenze. Per il sistema elettorale maggioritario, o con candidature di collegio, invece, in ciascuna circoscrizione elettorale deve essere assicurato un numero pari di candidati e candidate.

La presidente della Consulta, Donatina Persichetti, ha ricordato che la presenza femminile in Parlamento è del 17,2 % e solo del 10% in Regione. "Siamo in un periodo in cui si discute di riforma elettorale –  ha dichiarato – per questo ritenevamo necessario sottoporre al legislatore il tema della rappresentanza femminile nelle istituzioni".

Luisa Laurelli (Pd), presidente della commissione Sicurezza e lotta alla criminalità della Pisana, ha definito ancora insoddisfacente la presenza delle donne in consiglio regionale nonostante le garanzie poste dallo Statuto. "Nei partiti – ha detto Laurelli – occorre porsi come obiettivo la promozione dell’alternanza uomo–donna nella formazione della lista dei candidati alle elezioni e la cancellazione della preferenza unica."

"Il problema è principalmente politico – ha concluso il presidente del consiglio regionale Guido Milana - poiché diversa è la cultura politica all’interno dei singoli partiti. La riforma che dovremmo affrontare a livello regionale deve immettere meccanismi cogenti rigorosi, perché solo attraverso norme cogenti si garantisce l’applicazione dei principi. Il Consiglio regionale farà proprio il documento elaborato dalla consulta promuovendo un dibattito in aula."

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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