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Norme più severe contro l'abusivismo edilizio



Una ruspa in azione22/07/08 - Più collaborazione con i Comuni, ma anche l'esercizio di poteri sostitutivi da parte della Regione nel caso di inadempienza degli enti locali e monitoraggio continuo del territorio. Con la nuova legge contro l'abusivismo edilizio, approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale, parte, insomma, una fase nuova nella lotta contro un fenomeno che nel Lazio assume contorni di particolare gravità, soprattutto nelle aree vincolate, in particolar modo il litorale.

“L’abusivismo edilizio – ha dichiarato il presidente Guido Milana – è una piaga che da sempre affligge il nostro territorio, una pratica diffusa che danneggia il patrimonio ambientale, paesaggistico e talvolta anche archeologico: sino a oggi il nostro ordinamento non disponeva degli strumenti adeguati a debellare il fenomeno. Il consenso ampio con cui il Consiglio ha approvato questa legge lascia sperare in un cambio di passo nella lotta contro gli interessi particolari che prevaricano quelli della collettività”.

Diversi i punti qualificanti del provvedimento, illustrato in aula dall’assessore all'Urbanistica Esterino Montino. In primo luogo la collaborazione istituzionale fra Regione ed enti locali. Ai Comuni viene fornito supporto tecnico  e consulenza per l’accertamento degli abusi, anche attraverso convenzioni con “amministrazioni, enti ed organi statali e regionali”, prevedendo inoltre un’assistenza finanziaria per arrivare alla effettiva demolizione delle opere abusive. Gli enti locali, soprattutto quelli più piccoli, non sempre sono infatti dotati di strutture tecniche  adeguate e delle risorse economiche necessarie a contrastare efficacemente il fenomeno.

“I Comuni – ha detto Montino – restano titolari della funzione di governo e controllo del territorio, senza forzature. Ma la legge nazionale prevede anche che la Regione abbia responsabilità diretta se i Comuni sono inadempienti, ed è per questo che la normativa regionale prevede  l’esercizio dei poteri sostitutivi” con la nomina di un commissario ad acta nel caso di inerzia degli enti locali. Montino ha anche ricordato uno strumento fondamentale che la Giunta ha messo a disposizione di tutti, ovvero la cartografia completa e informatizzata del territorio regionale.  

Oltre a istituire l’Osservatorio sull’abusivismo e creare una banca dati sul fenomeno, la legge prevede attività di monitoraggio del territorio per le quali la Regione potrà avvalersi di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria preposti all’accertamento degli abusi, per i quali saranno effettuati anche rilievi aerofotogrammetrici  e satellitari. Per quanto riguarda infine il sistema delle sanzioni, base del sistema di finanziamento delle spese di demolizione, la legge distingue nella repressione tra abusi commessi in aree vincolate e non vincolate, prevedendo un fondo di rotazione per anticipare le spese necessarie all’intervento delle ruspe e al ripristino dei luoghi. La dotazione di questo fondo, in cui confluiranno anche i proventi delle sanzioni, ha suscitato critiche sia da parte della maggioranza che dell’opposizione. La risorsa di 100mila euro è stata giudicata infatti troppo esigua  per la lotta da combattere,  come è stato sottolineato dai consiglieri Enrico Fontana (Verdi), e Massimilano Maselli (Fi). Riconoscendo la fondatezza della loro posizione, l’assessore Montino ha assicurato che già nel prossimo assestamento di bilancio si cercherà di trovare risorse adeguate per questa legge.    

“Questa legge – ha dichiarato nel suo intervento il presidente della   commissione Urbanistica Claudio Moscardelli (Pd) – rappresenta un momento virtuoso dal punto di vista della pianificazione territoriale che la nostra Regione non ha mai vissuto prima d’ora. Finalmente si fornisce ai cittadini e alle istituzioni un quadro di riferimento certo affermando principi guida di collaborazione fra le istituzioni, offrendo collaborazione fattiva agli enti locali nella consapevolezza delle difficoltà che incontrano” nella prevenzione ed effettiva repressione del fenomeno.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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