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Polverini: meritocrazia, tagli alla spesa e basta sprechi



Renata Polverini durante il suo intervento in aula12/05/10 - "Rispetto del mandato elettorale, dei cittadini e del personale: su questi tre capisaldi parte un'amministrazione nuova e motivata e prende il via la nona legislatura che dovrà fare i conti con la crisi economica". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, nel corso delle comunicazioni di rito all'Aula consiliare. "Con il voto del 28 e 29 marzo gli elettori del Lazio hanno lanciato alla politica una richiesta di rinnovamento che non intendo far cadere, tanto meno deludere", ha detto la Polverini la quale ha aggiunto che "sostenere una donna esterna al mondo politico esprime l'attesa di un cambiamento che sto provando ad interpretare fin dai primi momenti del mio governo. Oltre agli impegni istituzionali e amministrativi - ha proseguito - ho voluto mantenere il contatto personale e costante con i cittadini del Lazio, andando negli ospedali, nei centri di aggregazione sociale, nelle realtà produttive. Ovunque, insomma, le persone avessero bisogno di una figura di un presidente che vuole conoscere e vivere i problemi". E la stessa indicazione, ha sottolineato la Polverini, "ho dato ai miei assessori, che voglio presenti non solo sui problemi, ma anche sul territorio e tra la gente. Intendo mantenere - ha continuato - questo atteggiamento per tutta la legislatura, provando così a riconciliare dopo i noti fatti del 2009 il cittadino con l'istituzione Regione".

La riorganizzazione della macchina regionale
Per la Polverini, la Regione Lazio "dovrà tornare ad essere una casa trasparente, accogliente, aperta ed efficiente". "Ho visto incoraggianti segnali di disponibilità da parte di tutto il personale che sono sicura ritroverà presto stimoli e motivazione in parte appannati dal ricorso massiccio negli scorsi anni a risorse esterne all'amministrazione", ha proseguito la Polverini. Si tratta di "un comportamento censurabile - ha sottolineato - che ha prima emarginato e poi impoverito le professionalità esistenti spesso umiliate da una sistema premiante che non riconosceva il merito ma veniva distribuito indistintamente tra i vari soggetti cui era destinato. La ristrutturazione in atto della dirigenza - ha aggiunto - oltre a rappresentare il primo atto della riorganizzazione e dello snellimento della macchina burocratica apre di fatto nuove opportunità di crescita a quanti all'interno hanno voglia di assumere nuove responsabilità. E' una sfida che lancio a me stessa e a quanti per anni hanno pensato che nulla potesse cambiare".

"Stiamo definendo il piano di aziende, fondazioni, onlus legate alla Regione - ha spiegato la Polverini - Vogliamo capire bene funzioni e ruoli di questa società per come nel tempo sono stati esercitati e gestiti in una sovrapposizione di compiti e incombenze i cui costi sono inversamente proporzionali all'utilità pubblica. Arriveremo alla razionalizzazione delle aziende, manterremo solo quelle utili alla Regione. Premieremo il merito. Le esternalizzazioni rappresenteranno le eccezioni".

"La riduzione delle collaborazioni regionali, primo tassello della riorganizzazione che immagino consentirà un risparmio complessivo a regime di circa 4 milioni per le casse regionali. Risparmio - ha aggiunto - al quale avrei voluto volentieri aggiungere quello relativo alle spese di rappresentanza della Presidenza se non avessi già provato tutta la somma del 2010 completamente impegnata. Chiunque vuole può accertare ciò che ho appena detto. L'uso del fondo gestito dalla presidenza della giunta regionale non è sfuggito alla Corte dei conti, specie per il funzionamento delle commissioni, dei comitati, degli organi consultivi. È un importo di circa due milioni di euro. Ciò la Corte, con la deliberazione del 31 marzo 2010,ha definito la tecnica di incrementare queste risorse in assestamento di bilancio come il frutto di una ben definita scelta politica".

I conti della sanità, il Lazio e l'Europa
"A fronte di una spesa particolarmente onerosa - ha detto la Polverini - i cittadini dovrebbero avere un servizio eccellente per la qualità ed efficiente per i tempi di attesa ma questo fino ad oggi non è accaduto. È fondamentale la programmazione e conoscere i bisogni. Si possono attaccare gli sprechi per non intaccare i servizi, anzi, per migliorarli. Si può arrivare all'integrazione tra il pubblico e il privato. La Regione Lazio vuole concorrere all'obiettivo comune di una Europa unita e coesa con comportamenti virtuosi a livello economico e con un sostegno politico alle azioni che il governo nazionale vuole intraprendere".

"Bisogna fare un nuovo percorso della nostra Regione in Europa - ha aggiunto - Nella presidenza ci sarà una struttura adeguata per arrivare ai nostri territori per coglierne le aspettative e trasformare i progetti europei. In Europa voglio trovare il posizionamento di questa Regione. Basta essere tra gli ultimi: portiamo le nostre imprese ad essere competitive con le grandi regioni motori di questo continente. Sono sicura che in questa aula si troveranno le convergenze per sostenere il progetto europeo".

"Qui in Consiglio si dibattono temi fondamentali come il federalismo. A questo proposito la nostra regione è cerniera tra le regioni del centro-nord e quelle del centro-sud e in quest'ottica è decisivo il ruolo del Lazio che deve svolgere all'interno conferenza unificata per l'attuazione del federalismo fiscale". "Vogliamo contribuire a realizzare il federalismo fino ad azzerare le disuguaglianze esistenti- ha concluso- e che attui il concetto di sussidiarietà".

Al termine del discorso, Renata Polverini ha presentato all'Aula la nuova Giunta. Dopo di che il neo presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese (Pdl), ha informato l'Aula che sarà la conferenza dei capigruppo a fissare la data della prossima seduta durante la quale si terrà la discussione sulle comunicazioni della Governatrice.

 

Allegati

Discorso del Presidente della Regione. Versione integrale (pdf 118,60KB)


A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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