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Lazio: Trattato di Lisbona, Europa, ruolo delle Regioni



02/12/08 - Conoscere meglio l’Unione europea, diffonderne il funzionamento, creare attenzione per le idee alla base del processo di costruzione dell’Europa a 27. E’ questo l’obiettivo del seminario aperto stamani presso la sala Mechelli del Consiglio regionale, dal presidente Guido Milana. La giornata si inserisce nella scia di altre iniziative di studio e riflessione organizzate nei mesi scorsi alla Pisana per gli studenti, gli amministratori locali e i funzionari interessati in collaborazione fra la Presidenza del Consiglio regionale e la commissione Affari comunitari, presieduta da Paola Brianti.

Al centro del seminario di oggi il Trattato di Lisbona, approvato proprio un anno fa (il 13 dicembre 2007), tappa fondamentale per la costruzione dell’Europa unita. Con l’obiettivo di avvicinare l’Unione ai cittadini offrendo loro maggior trasparenza sui processi decisionali, il Trattato tra l’altro disegna un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo (che sarà rinnovato nella primavera del 2009), prevede la Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei, modifica i metodi di voto in seno al Consiglio, istituisce una figura di alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, sorta di ministro degli esteri dell’Europa, che sarà anche vicepresidente della Commissione. L’accordo siglato a Lisbona rinforza inoltre il ruolo delle Regioni facilitandone l’accesso alle decisioni e la rappresentazione delle istanze locali.

Dopo aver ringraziato il consigliere Francesco Saponaro del gruppo Misto, per il suo intervento in consiglio regionale dal quale è scaturita l’iniziativa di oggi, il  presidente Milana nel suo saluto ai partecipanti ha sottolineato l’importanza del Trattato di Lisbona: “Se questo accordo fosse attuato completamente saremmo tutti più cittadini europei di quanto non siamo, europei casualmente nati a Roma piuttosto che a Parigi”. Ricordando come la ratifica del Trattato abbia subito una battuta di arresto a causa della bocciatura subita nel referendum popolare cui è stato sottoposto in Irlanda, Milana ha invitato a riflettere su questo dato. “Se anche un Paese come l’Irlanda - che più di ogni altri ha beneficiato negli anni scorsi dei fondi europei - ha detto no al Trattato, occorre chiedersi se sia necessaria più ingegneria economico-istituzionale  o piuttosto non serva più opzione politica. Servono istituzioni – ha concluso Milana – che condividono scelte più che ripartire risorse finanziarie”.

La giornata di lavoro è proseguita con l’intervento di Paolo Ponzano, direttore Affari istituzionali del Segretariato generale della Commissione europea, che ha ricostruito la storia del processo di integrazione europeo, affrontando i temi posti dall’allargamento dei confini e dall’approfondimento dei vincoli di unione fra gli Stati. Il direttore del servizio giuridico del Consiglio dell’Ue, Jean Paul Jacqué,  ha parlato poi delle novità introdotte dal Trattato di Lisbona. Nel pomeriggio il lavoro proseguirà con una sessione dedicata al nuovo ruolo delle istituzioni europee e la partecipazione delle Regioni al processo decisionale attraverso il Comitato delle Regioni.

La giornata europea del Consiglio regionale è stata occasione inoltre per la consegna delle medaglie realizzate per celebrare i 100 anni dalla nascita di Altiero Spinelli, uno dei più importanti padri dell’Europa unita.  

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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