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Consiglio straordinario su Roma Capitale



Foto di Yahti27/01/09 - “Questo è il momento opportuno per la massima istituzione regionale di far sentire la propria voce sulla questione di Roma capitale e tentare di migliorare il disegno di legge sul federalismo fiscale approdato alla Camera dopo il voto del Senato”.

Così l’assessore agli Affari istituzionali, Daniele Fichera, per conto della Giunta regionale, ha aperto il dibattito sulla questione di Roma capitale, oggetto del Consiglio straordinario convocato dal Presidente Guido Milana a seguito dell’approvazione da parte del Senato del ddl sul federalismo fiscale, in cui all’articolo 23 sono fissate le norme che disciplinano Roma capitale.

“Siamo pronti a fornire i nostri contenuti di merito per concorrere a migliorare il testo”, ha proseguito Fichera, “eliminando gli elementi di confusione e ambiguità che rischiano di rendere assai accidentale il suo percorso applicativo. In tal senso, riteniamo che ci siano quattro questioni da affrontare e risolvere: in primo luogo, vi sono rilevanti aspetti di ambiguità, suscettibili di interpretazioni che potrebbero dar luogo a conflitti costituzionali. In particolare, nel comma 3 sono contenute funzioni amministrative attribuite a Roma su materie che invece rientrano nella competenza legislativa concorrente dello Stato e della Regione o addirittura nella competenza esclusiva di quest’ultima”.

“Il secondo problema – secondo Fichera – riguarda l’assenza di qualunque cenno all’organizzazione degli strumenti e degli atti programmatori, su un territorio così complesso. Questo nodo può essere sciolto con una diversa formulazione del comma 6, prevedendo un solido raccordo tra le parti nelle rispettive funzioni programmatorie: Stato, Regione ed Enti Locali”.

“Vi è poi una terza questione concernente la sovrapposizione tra Roma capitale e area metropolitana – ha proseguito l’assessore – poiché le materie elencate nel comma 3 sembrano più attinenti alla ‘metropolitanità’ di Roma che non alla ‘capitalità’. Peraltro, l’area metropolitana di Roma è esclusa dalla stessa legge all’art 22, dove sono previste otto aree sul territorio nazionale”.

“Ultimo problema, che sta al fondo di questo dibattito, è l’equilibrio del territorio regionale: nell’attribuzione di risorse e di funzioni non devono essere penalizzati i territori esterni al comune di Roma”.

“Il nostro obiettivo è quello di rendere il progetto normativo del Governo attuabile e per questo vanno sciolti i quattro nodi che ho richiamato: potestà legislativa della Regione; assenza di riferimento alle sedi di concertazione programmatoria; configurazione territoriale di Roma capitale; equilibrio nel territorio regionale”, ha concluso Fichera.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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