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Piano casa, la replica di Buontempo e Ciocchetti



28/07/11 - E' ripreso, nell'aula del Consiglio regionale del Lazio, l'esame del piano casa. Prima dell'inizio delle votazioni è stata la volta delle repliche degli assessori alla Casa e all'Urbanistica.
Secondo Teodoro Buontempo: "Nel piano casa c'è una risposta a vari problemi, certo di natura urbanistica. Ma non solo: c'è una integrazione molto forte fra l'elemento urbanistico e il bene casa. C'è una risposta per i ceti deboli, con le case popolari, ma c'è una risposta che noi dobbiamo dare anche ai ceti medio bassi che non hanno un reddito sufficiente per accedere al mercato e non rientrano nei limiti dell'Ater. In questo piano c'è una risposta a tutto questo: con l'housing sociale, con l'edilizia sovvenzionata, c'è una risposta per le imprese e per le cooperative".
"Servono risposte nuove per l'emergenza abitativa - ha proseguito - Oppure vogliamo continuare a far vivere le persone nei residence, situazioni in cui si vive in maniera allucinante con costi altissimi, 33 milioni di euro l'anno soltanto a Roma? Ma per fare tutto questo servono aree a costo zero per costruire. In questo piano casa tutto questo c'è. La risposta non è certo quella data dalla giunta di centro sinistra che ha comprato case a prezzo di mercato come nel caso di via Pincherle e Colli Portuensi".
L'assessore all'Urbanistica, Luciano Ciocchetti, ha parlato di "un dibattito di alto livello e di un confronto sereno che può portare a migliorare ancora il testo di questa legge e arrivare rapidamente all'approvazione della legge. E' una legge urgente perché ad agosto scade il piano casa precedente e anche perché a settembre, in mancanza di norme regionali, entreranno automaticamente in vigore quelle nazionali, nelle quali mancano tutti quei 'paletti' che invece troviamo nella nostra proposta. Abbiamo già modificato parti importanti, come richiesto dalle opposizioni: noi non vogliamo usare forzature pur previste dai regolamenti, vogliamo trovare un percorso condiviso, siamo disponibili a modificare ancora le norme".
"Vorrei ricordare a tutti i colleghi che parliamo di ampliamenti di edifici esistenti realizzati legittimamente, non del consumo di nuovo territorio - ha continuato Ciocchetti - anche per quanto riguarda le aree protette. Noi abbiamo fatto i parchi includendo nei perimetri anche i centri abitati: nessuna violazione delle aree protette, dunque. Stesso discorso per i cambi di destinazione d'uso è un'opportunità per eliminare edifici dismessi e degradati e riqualificare zone interne alle città".
"Insomma l'urbanistica - ha concluso l'assessore - non può essere un sistema immodificabile, ma deve adeguarsi alle condizioni dello sviluppo. L'eccessiva rigidità ha portato all'abusivismo, che dobbiamo combattere ma anche prevenire. La Giunta ha previsto un aumento dei fondi per i Comuni: con l'assestamento stanziamo 4 milioni di euro. Dunque lotta agli abusivi, ma anche regole meno rigide che finiscono per colpire i deboli e aiutare i forti. Infine le aree agricole: non abbiamo previsto i cambi di destinazione d'uso, ma perché escludere edifici realizzati legittimamente dai piccoli ampliamenti previsti?".


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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