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Istituita a Viterbo la Riserva Valle dell'Arcionello



La Valle dell'Arcionello a Viterbo03/12/08 - La Riserva naturale Valle dell'Arcionello è legge. La nuova area protetta, ricadente nel territorio del comune di Viterbo, è stata istituita dal Consiglio regionale del Lazio a maggioranza (35 voti a favore). Si tratta di una lingua di territorio che parte dal centro della città e si protende verso i Monti Cimini. L'area comprende la valle segnata dal fosso Urcionio, con la presenza di specie protette dalla normativa comunitaria, faggete, leccete e l'eremo di Sant'Antonio. L'istituzione è frutto di una proposta di legge - concertata nella commissione Ambiente presieduta da Claudio Bucci (Idv) - che ha combinato i contributi di tre differenti proposte: quella di Giuseppe Parroncini (Pd), quella con primo firmatario Rodolfo Gigli (Udc) e quella della Giunta, divenuta poi il testo base della nuova normativa.

La Riserva sarà affidata alla gestione della Provincia di Viterbo, lo stesso ente che nel novembre 2005 ne chiese l'istituzione. L'approvazione fa scattare le norme di salvaguardia nella zona interessata, in vigore fino alla successiva approvazione del piano di riserva, da sottoporre al parere degli enti locali interessati. "La perimetrazione definitiva - ha chiarito prima del voto l'assessore all'Ambiente Filiberto Zaratti (Verdi) - sarà data dal piano di assetto che sarà redatto dalla Provincia". Nel sottolineare che l'area protetta avrà adeguate risorse finanziare, Zaratti ha ricordato che la riserva rappresenta un'occasione importante per lo sviluppo sostenibile di quel territorio.

Dai banchi dell'opposizione, il capogruppo di An Antonio Cicchetti aveva invece annunciato il voto contrario dopo aver chiesto il rinvio del punto all'ordine del giorno di una settimana per consentire all'amministrazione comunale viterbese di esprimersi sulla proposta di perimetrazione. "Una parte dell'area - ha sottolineato - è interessata da un programma integrato approvato dal Comune di Viterbo". Le preoccupazioni di Cicchetti si erano appuntate sulla mancata concertazione, l'assenza di fondi che rischia di patire l'area protetta e il rischio di impugnazioni da parte di chi vanta diritti collegati al programma integrato. A sostegno degli argomenti di Cicchetti si è espresso anche il consigliere Franco Fiorito (An - PdL).

Giuseppe Parroncini, capogruppo del Pd, ha replicato che durante i lavori preparatori il tema della perimetrazione è stato affrontato affinché venisse salvaguardata, su suggerimento dell'Assessorato, l'idea di riserva naturale. "Il Comune si è mosso tardi" ha replicato, sottolineando l'assenza di emendamenti alla proposta di legge. Lo stesso Zaratti ha elencato una serie di incontri cui sono stati presenti funzionari dell'amministrazione comunale di Viterbo. E' da anni che si discute del tema dell'area della Valle dell'Arcionello. Nei giorni scorsi, poi, il consiglio comunale di Viterbo ha deliberato una richiesta di modifica della perimetrazione, ma essa - a detta di Zaratti - non risulta pervenuta all'assessorato all'Ambiente.

"Di piani integrati - ha proseguito Parroncini - se ne possono fare tanti, di parco soltanto quello: è solo lì che si può valorizzare quel grande patrimonio ambientale". "Mi aspettavo - ha aggiunto Rodolfo Gigli, rimarcando la non tempestiva trasmissione alla Regione del provvedimento adottato una decina di giorni fa dal consiglio comunale - di trovare quanto meno un emendamento tendente a rivedere la perimetrazione. Noi avremmo votato a favore, se ci fosse stato. Di fronte all'alternativa se approvare o respingere la legge, siamo per l'approvazione, anche se con qualche riserva circa la perimetrazione". Si è espresso a favore dell'istituzione della riserva anche il capogruppo Prc, Ivano Peduzzi.


 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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