Caso Sakineh. D'Ambrosio (Udc) presenta mozione, Tedeschi (Idv) aderisce a petizione internazionale
01/09/10 - Il vicepresidente del Consiglio regionale, Raffaele D'Ambrosio, ha presentato in Consiglio una mozione in cui si chiede al presidente della Regione di impegnarsi a sostegno di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, la donna condannata a morte dal governo iraniano.
"In considerazione del fatto che un intervento in favore di Sakineh Mohammadi-Ashitiani non significherebbe solo salvare una donna dall'esecuzione, ma anche confermare i principi contenuti nella risoluzione della Commissione per i Diritti Umani dell'ONU per una moratoria universale delle esecuzioni capitali e rispondere all'appello rivolto alla comunità internazione e quindi alla Repubblica Islamica dell'Iran - ha dichiarato D'Ambrosio - è mia intenzione chiedere a tutti i consiglieri regionali l'impegno da parte del Presidente della Regione Lazio a trasmettere questa mozione all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran in Italia, a sollecitare il Governo ad assumere ogni iniziativa utile a ottenere che l'esecuzione della condanna non sia eseguita e Sakineh Mohammadi-Ashitiani possa tornare libera all'affetto dei suoi figli, e infine a proporre e sostenere, in tutte le sedi comunitarie ed internazionali di cui l'Italia fa parte, azioni, anche attraverso campagne pubblicitarie di sensibilizzazione, perché la pratica della pena di morte venga abbandonata in tutti i Paesi del mondo".
Anche Annamaria Tedeschi, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, è intervenuta in difesa di Sakineh, aderendo alla petizione internazionale contro la sua lapidazione. "In occidente sono ancora tante le azioni politiche e sociali da intraprendere sulla via delle pari opportunità - ha affermato Tedeschi - Oggi però l'urgenza è quella di salvare la vita di Sakineh e di tante altre donne le cui storie non sempre vengono alla ribalta e che finiscono la loro esistenza trucidate in modo assurdo e inumano nel più completo abbandono e silenzio. Per questo invito tutti, e in particolare le donne, ad aderire alla petizione internazionale contro la lapidazione di Sakineh".
A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
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