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Il dibattito sul programma della Giunta Polverini



Una fase del dibattito nell'aula della Pisana03/06/10 - Un dibattito intenso, molto partecipato, dal quale emerge con grande evidenza una forte diversità di vedute fra maggioranza e opposizione. Questo, in estrema sintesi, il senso del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche di Renata Polverini, che si è tenuto oggi nel Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese. I tredici capigruppo hanno aperto la discussione nella quale, in seguito, sono intervuti molti altri consiglieri.

Le posizioni della maggioranza

Per quanto riguarda la maggioranza è stato espresso apprezzamento e pieno appoggio al programma illustrato dalla presidente Polverini. Cambiamento rispetto al passato, rinnovamento, queste le parole chiave negli interventi degli esponenti del centrodestra.

Il capogruppo del Pdl, Franco Fiorito, ha puntato sulla necessità di individuare le linee portanti, "i cardini su cui puntare nei cinque anni della legislatura. Ottimo l'esordio di Polverini: ci sia un confronto continuo - ha auspicato - fra Giunta e Consiglio regionale. Da parte nostra ci sarà un forte sostegno al governo regionale, ma anche un confronto continuo con l'opposizione. Solo in questa maniera potremo ridare un ruolo e la giusta dignità a questa istituzione e potremo dare risposte concrete ai cittadini".

Rodolfo Gigli (Udc) ha centrato il suo intervento sulla necessità di "riorganizzare la maggioranza che ha vinto le elezioni, per dare risposte alla crisi economica, ai tanti problemi del Lazio. Non condividiamo - ha spiegato - l'attuale assetto della Giunta: occorre, lo ribadiamo, maggiore coesione della maggioranza per costruire la giusta sintonia fra Giunta e Consiglio. Necessario e urgente, infine, un confronto in Consiglio sui contenuti del piano di riordino della rete ospedaliera".

"Ascolti i consiglieri regionali e non si faccia condizionare dalle pressioni dei partiti". Questo l'invito rivolto a Polverini da Roberto Buonasorte (La destra), per il quale serve una forte discontinuità con il passato nella gestione degli enti e delle agenzie regionali. Buonasorte in particolare ha annunciato che il suo gruppo chiederà una commissione di inchiesta su Lait.

Per Rocco Pascucci (Mpa) il programma della presidente Polverini è un atto di grande onestà intellettuale, perché "riprende le proposte con cui abbiamo vinto le elezioni e da cui non dobbiamo deragliare. A questa Regione mancano le risorse - ha aggiunto - Troppi gli sprechi del passato. Dobbiamo fare sistema per affrontare la situazione e portarla ad un regime diverso".

Enzo Di Stefano (Lista Polverini) ha esordito sugli impegni di trasparenza ed efficienza presi dalla presidente. Nel momento in cui a livello nazionale si parla di tagli, nel Lazio "già si è provveduto a ridurre i dirigenti, i costi e a rimotivare il personale ". Di Stefano ha espresso soddisfazione per le misure sulla Sanità: "La salute non sia più un privilegio per pochi, ma un bene da tutelare".

Le posizioni della minoranza

Molto critica la minoranza che ha puntato il dito sui decreti in materia sanitaria emanati nei giorni scorsi dalla presidente della Giunta in qualità di commissario straordinario.

Secondo Claudio Moscardelli, intervenuto in rappresentanza del gruppo Pd, "Polverini, nel suo discorso ha eluso i problemi. Dopo i decreti sulla sanità è urgente convocare subito il consiglio straordinario che abbiamo chiesto su questi temi: sono provvedimenti frettolosi e insufficienti. E adesso rischiamo anche di subire l'aumento delle tasse. Resta poi il problema della giunta monca: deleghe non assegnate, voci su nuovi assessori, sulla riduzione delle quote rosa previste dallo Statuto. Il Lazio ha bisogno di certezze".

Sulla stessa linea il capogruppo dell'Idv, Vincenzo Maruccio, che ha annunciato "una stagione di opposizione leale e senza sconti". Per Maruccio il programma della Polverini è "fumoso, noioso, ricco di formule di rito e privo di contenuti". Il piano sulla Sanità, che definisce calato dall'alto, secondo Maruccio "non taglia le spese, ma penalizza solo i servizi".

Per Ivano Peduzzi (Federazione della sinistra) bisogna dare un 'altolà' al governo nazionale: "Non si può andare avanti a colpi di decreti e vincoli infiniti, soprattutto in una materia essenziale con la sanità. Serve un confronto di merito nelle sedi istituzionali, a partire delle commissioni consiliari che, invece, non sono ancora state costituite".

Luigi Nieri (Sel) ha parlato di una relazione che manca di visione sul futuro, di assoluta assenza di prospettiva, di programma di governo che non parte dai dati di fatto: "Non siamo più in campagna elettorale, bisogna essere sinceri - ha dichiarato - il contesto in cui ci troviamo è decisamente più positivo di quello che trovammo noi cinque anni fa".

Molto critico sul piano di rientro per la Sanità, anche Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino-Pannella). L'esponente radicale ha parlato di "tagli netti - tranne per il campus biomedico dell'Opus Dei - senza tener conto dei bisogni delle aziende e delle aree". Infine ha posto una serie di interrogativi alla presidente Polverini su piano casa, bonus bebé, raccolta differenziata.

Secondo Angelo Bonelli (Verdi) è centrale la questione dei rapporti Giunta-Consiglio: "Non possiamo apprendere dai giornali che probabilmente cambieranno alcuni assessori. Le questioni politiche devono essere discusse in aula. Serve autonomia, infine, rispetto al Governo nazionale per affrontare la crisi economica. E la Regione deve dire una parola chiara sul nucleare".

"E' sconcertante - ha attaccato Giuseppe Celli (Lista civica Bonino) - che non si capisca con esattezza la composizione della Giunta. Non ci sono ancora le commissioni consiliari". Celli ha poi parlato di "stridente contraddizione" fra la volontà di collaborazione con l'opposizione e la chiusura sulle proposte di governo, sulle quali "ci deve essere confronto, condivisione".

"Nelle dichiarazioni della presidente Polverini - ha affermato Luciano Romanzi (Psi) - si avvertiva una gran voglia di fare. La realtà è ben diversa: ferma l'attività politica, amministrativa e di giunta. Servono azioni incisive sulla sanità, bisogna snellire il sistema degli enti pubblici, va snellita la macchina amministrativa regionale, ridurre le spese a partire dalla nostra indennità".

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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