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Dpefr, la relazione di Nieri in Consiglio



13/12/07 - Con la relazione dell’assessore al Bilancio Luigi Nieri, si è aperta nell’Aula del Consiglio Regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana, la discussione sul Documento di Programmazione Economica e Finanziaria 2008-2010.

Nella sua relazione, Nieri ha delineato le linee guida che hanno ispirato il DPEFR. “Risanamento finanziario, politiche di equità sociale e sviluppo socio-economico hanno costituito i punti cardine dell’azione regionale nella prima metà della legislatura” - ha esordito Nieri  in Consiglio.

Nieri ha ricordato all’assemblea la notevole crescita economica del Lazio, superiore alla media nazionale, di cui però non hanno tratto beneficio i lavoratori dipendenti che hanno visto il loro reddito disponibile subire una drastica riduzione. Tra gli obbiettivi per i prossimi anni, quindi, una politica di coesione sociale che sappia intercettare e ridistribuire i profitti della crescita. Un altro punto qualificante dell’azione di governo dell’attuale Giunta è una la pratica di bilancio partecipato, una delle prime avviate in Italia e in Europa che ha visto il coinvolgimento di ben 114 comuni del Lazio e 3 Municipi romani.

L’anno 2006 si è chiuso con entrate finali pari a 11.091 milioni di euro e con spese finali pari a 12.590 milioni: il disavanzo 2006, considerando anche la correzione delle entrate non accertate, ha registrato un leggero miglioramento rispetto al 2005, passando da 933 a 916 milioni. Il debito a fine 2006 ha raggiunto i 5,3 miliardi di euro, risultato anche di un’attività di finanziamento che è stata molto consistente e caratterizzata dalla riapertura di un bond per 500 milioni e da un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti per 800 milioni.

Nieri ha evidenziato “un segnale di discontinuità molto netto rispetto al passato: per la prima volta, da quando esiste, la Regione ha evitato l’esercizio provvisorio definendo prima dell’inizio dell’anno il quadro delle entrate e delle spese regionali per il 2007”.

Le spese correnti si sono ridotte di circa 200 milioni, la manovra sulle entrate, quantificata in 737 milioni di euro ha riguardato gli incrementi all’IRAP e all’addizionale Irpef destinati all’equilibrio del sistema sanitario regionale relativo all’anno precedente.

Il debito della sanità

Il Governo regionale in accordo con il Governo nazionale si è assunto la responsabilità di ripianare il disavanzo: alle regioni in maggiore difficoltà è stato destinato un contributo speciale, per ciascun anno dal 2007 al 2009. Il 2007 è stato l’anno del Piano di rientro dal debito sanitario. Alla riduzione dei costi sanitari regionali, 788 milioni nel 2007, 1.091 nel 2008 e 1.302 nel 2009, contribuiscono: costo del personale (30% del totale), farmaceutica convenzionata (26%), assistenza ospedaliera da privato (20%) e acquisto di beni e servizi (18%). Nel 2007 sono emersi maggiori costi per i servizi sanitari originariamente non contabilizzati ed il riconoscimento della maggiore popolazione Istat rispetto al censimento 2001, che fissa a 297 milioni l’incremento spettante alla regione. Nieri ha ricordato il completamento dell’”Operazione Trasparenza” con l’emersione del debito sanitario pari a circa 10 miliardi di euro. L’aggressione del debito è avvenuta tramite l’anticipazione straordinaria dello Stato che verrà ripagata con rate annue per 30 anni pari a 310 milioni.

Meno tasse e meno spese

La crescita media annua per il periodo 2008-2010 su base nominale delle entrate finali è pari a circa il 4,7%, coerente con una crescita reale media annua di circa il 2,6%; le spese complessive crescono a un tasso annuale medio di circa il 4,4%, un dato leggermente inferiore rispetto a quello della dinamica delle entrate: ciò comporta che il saldo complessivo avrà una dinamica favorevole. Dal lato delle entrate, il profilo programmatico è costruito imputando al biennio 2009-2010 l’attuazione di interventi di riduzione delle addizionali regionali, tali da ridurre il gettito tendenziale. Dal lato delle spese, gli interventi programmatici riguardano tra l’altro riduzioni di spese per beni e servizi e la riorganizzazione dell’azione amministrativa regionale. Il grosso della manovra sulle spese è realizzato intervenendo sui costi sanitari.

Le politiche per l’ambiente

Le politiche per l’innovazione e lo sviluppo ecologicamente compatibile trovano attuazione nella programmazione regionale articolata nelle linee di intervento individuate nel Programma Operativo Regionale (POR), che contiene il piano di investimenti dei fondi strutturali europei per gli anni 2007-2013. La quota di risorse finanziarie previste è pari 3.326 milioni di euro. Tra le politiche ambientali da segnalare: l’adozione da parte del Consiglio della Revisione del Piano Regionale per l’energia entro il primo semestre del 2008, le azioni a tutela e conservazione della biodiversità, l’ampliamento e il rafforzamento del Sistema Regionale delle aree protette, l’attuazione della Rete Ecologica Regionale e sviluppo dell’agricoltura biologica.

Innovazione e sviluppo

Tra gli obbiettivi strategici nel triennio, sono previsti dal DPEFR la creazione di un collegamento stabile tra mondo della ricerca, mondo della produzione di beni e di servizi e sistema del credito e della finanza, lo sviluppo dei Distretti Tecnologici dell’aerospazio, delle bioscienze e della cultura; e poi ancora la stabilizzazione dei gruppi industriali, la promozione di azioni per favorire l’aumento del capitale privato nella ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, l’incremento del numero di brevetti europei depositati e rilasciati nel Lazio dal sistema pubblico e privato nel triennio 2008-2010, la partecipazione alle piattaforme tecnologiche europee, l’aumento del numero dei Progetti europei a valere sul settimo programma quadro.

Mobilità sostenibile

La principale finalità della politica infrastrutturale laziale è consistita nello sviluppo di una mobilità sostenibile integrata estesa all’intero territorio della Regione Lazio, modernizzando e potenziando il network ferroviario regionale al fine sia di migliorare la qualità degli spostamenti dei passeggeri sia di incrementare la quota di merci movimentate su ferro. Tra le principali iniziative già attivate per lo sviluppo della mobilità va segnalato il via libera al progetto relativo al Corridoio intermodale Roma-Latina e al collegamento Cisterna-Valmontone. Nieri ha voluto sottolineare che non c’è “uno sviluppo sano senza che si agisca incisivamente per promuovere la buona occupazione”.

Sicurezza sul lavoro e contrasto alla precarietà

“Un cenno a parte va fatto sul dramma delle morti bianche e sulla questione tragica della sicurezza sul lavoro”. Secondo l’assessore, “ogni sforzo deve essere fatto in chiave preventiva. Le norme sono importanti, ma è altrettanto importante che cresca una consapevolezza sociale e culturale che ogni morto sul lavoro è una sconfitta della nostra società e del nostro sistema produttivo”. Il contrasto alla precarietà e la lotta al lavoro nero e insicuro costituiscono gli assi della filiera delle politiche regionali. Nieri ha concluso il suo intervento con un accenno al “Fondo per il microcredito” che punta ad aiutare, con la concessione di piccoli prestiti, tutte le persone che hanno difficoltà ad ottenere credito dal sistema tradizionale. “Una Regione vicina e solidale è una Regione che vuole occuparsi di tutti”, ha concluso Nieri.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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