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Bioedilizia, legge approvata all'unanimità



Foto di Hop-Frog14/05/08 - Nuove regole più ecologiche per le costruzioni e le ristrutturazioni di immobili nella regione Lazio. Il Consiglio, presieduto da Guido Milana,  ha approvato all’unanimità la legge sull’architettura sostenibile e la bioedilizia. Un testo di proposta consiliare nel quale si è innestato il lavoro della giunta come riconosciuto dallo stesso assessore competente Bruno Astorre, che ha anche pubblicamente ringraziato i consiglieri di opposizione per l’apporto offerto in commissione e in aula.

La legge (primo firmatario Giovanni Carapella, Pd) ha l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale degli edifici, tanto pubblici quanto privati, introducendo norme obbligatorie per il rilascio delle concessioni edilizie e per quanti effettuano lavori di ristrutturazione straordinaria utilizzando lo strumento della dichiarazione di inizio attività (Dia), salvaguardando solo i procedimenti edilizi già in corso. “Dal giorno dell’entrata in vigore della legge nessuno nel Lazio potrà più richiedere licenze edilizie senza prevedere negli edifici sistemi di risparmio idrico e di produzione per ogni alloggio di almeno 1 kilowattora di corrente elettrica e del 50% dell’acqua calda a partire da fonti rinnovabili” ha spiegato l’assessore. In particolare per il risparmio idrico sarà obbligatorio realizzare sistemi di recupero delle acque piovane, di riciclo delle acque grigie per gli usi compatibili, di istallazione di cassette con scarichi differenziati nei bagni e di rubinetteria dotata di miscelatore aria-acqua.

Un’altra parte della legge, per la quale sarà necessario un regolamento di attuazione, prevede invece incentivi e contributi per quanti volontariamente decideranno di realizzare edifici a uso abitativo, commerciale e industriale, che rispettino le regole previste dal Protocollo regionale sulla bioedilizia. Norme per un’edilizia di “eccellenza”, che prevedono non solo il risparmio di energia e acqua, ma anche l’uso di materiali ecologici e non nocivi per la salute umana, e la realizzazione di costruzioni che garantiscano benessere e sicurezza a chi li abita o ci lavora. La certificazione del rispetto di queste norme sarà affidata a professionisti estranei alla progettazione e alla costruzione, mentre i controlli sono delegati ai Comuni. Infine, ma non meno importante, l’aver previsto che i fondi destinati a interventi di edilizia residenziale pubblica siano vincolati per il 60% alla realizzazione di  edifici che perseguono i fini stabiliti dal Protocollo sulla bioedilizia.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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