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Roma Capitale, Marrazzo: la Regione non abdica alle proprie prerogative



27/01/09 - Non ero presente al dibattito per partecipare alle iniziative del “giorno della memoria” e alla presentazione del museo della Shoah. Ho però seguito i diversi interventi e dico subito, citando il Consigliere Robilotta quando ha affermato che “i giochi sono fatti” e invece è sbagliato. Perché il disegno di Legge deve ancora passare alla Camera dei Deputati. Il Governo ha scelto il decreto legislativo, ma siamo riusciti ad avere delle modifiche. Sulle funzioni non potrà che essere la Regione a disciplinarle. “Roma Capitale” va fatta, è sbagliato però cristallizzarla agli anni ‘80/90. Oggi molte cose sono cambiate sulle diverse materie: sanità, rifiuti e mobilità, per esempio. Ma non si può scindere Roma dalla Regione Lazio. Penso che si deciderà con il definire la Regione Lazio a “Statuto speciale”. La Regione dovrà decentrare alcune funzioni e dovrà farlo solo essa e non potrà consentire che altri lo pratichino per suo conto.

Al Parlamento diciamo che non ci si ferma qui e si dovrà modificare il testo approvato dal Senato. Non si può più parlare di smembramento della Regione o a “ciambella”. Il titolo V della Costituzione non può essere disconosciuto e va rispettato, altrimenti ci difenderemo con ricorsi alla Corte Costituzionale.

Invito questo Consiglio a ritrovarsi tutti insieme a lavorare per Roma e la Regione Lazio, credo che c’è un protagonismo politico che può essere ancora svolto.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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