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Approvata mozione per struttura contro i Disturbi del Comportamento Alimentare



12/12/11 - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mario Abbruzzese, ha approvato a maggioranza la mozione n. 78 per dotare la città di Roma e la Regione Lazio di una struttura residenziale per i disturbi del Comportamento alimentare (DCA). L'atto di indirizzo è stato presentato dal consigliere Pier Ernesto Irmici (Pdl), dal consigliere segretario Isabella Rauti (Pdl) e sottoscritta dai consiglieri Pietro Sbardella (Udc), Giulia Rodano (Idv), Chiara Colosimo (Pdl) e Giuseppe Melpignano (LP).

Si tratta di una mozione che recepisce quanto previsto da una legge nazionale, alla quale deve uniformarsi la Regione Lazio. Alla luce di recenti studi scientifici epidemiologici, confermati nel corso della prima conferenza europea "Salute e benessere dei Giovani" è emerso che nella città di Roma e in tutte le città del Lazio si è in presenza di un aumento significativo di disturbi alimentari nella fascia d'età compresa tra i 12 e i 25 anni.

Il testo originario della mozione impegnava la presidente della Regione, Renata Polverini, ad attivarsi per istituire una struttura residenziale destinata alla cura dei pazienti affetti da DCA ( disturbi del comportamento alimentare) all'interno del comprensorio del Santa Maria della Pietà di Roma.
Per effetto di un emendamento presentato dal consigliere Luigi Nieri le strutture dei DCA saranno istituite nei centri nel comprensorio della Regione Lazio e, in virtù di un emendamento della consigliera Anna Maria Tedeschi, i centri dovranno sorgere all'interno delle singole Asl, prioritariamente in quelle di Frosinone, Latina Rieti e Viterbo. Approvato anche l'emendamento del consigliere segretario Isabella Rauti, che sottolinea come sarà possibile finanziare l'apertura e il mantenimento di nuove strutture nel territorio della Regione con le risorse risparmiate per le convenzioni esterne.

A margine della votazione il consigliere Pier Ernesto Irmici ha dichiarato: "Se il Lazio si doterà di una struttura per la cura di pazienti che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, potrà rendere molteplici vantaggi: cure più efficaci a coloro che ne soffrono, conseguente minor disagio alle famiglie e, infine, sarà possibile determinare dei risparmi sulle spesa sanitaria della Regione. Ad oggi, infatti, mancando strutture di questo genere, gli assistiti sono costretti a rivolgersi presso altre Regioni".

"Secondo i dati Istat - ha spiegato il consigliere Giuseppe Melpignano - solo nella Regione Lazio vi sono circa 43mila pazienti affetti da disturbo del comportamento alimentare, che arrivano a 50 mila se si considera anche la fascia di età oltre quella compresa tra i 14 e i 25 anni. Un problema che oggi coinvolge bambini in età pediatrica di 8 anni, e mamme over 40. La mortalità è particolarmente allarmante nei soggetti che necessitano proprio di trattamento in regime residenziale. E' evidente che dotare Roma e le città del Lazio di questi centri sia improcrastinabile".

 

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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