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Dibattito in aula su sanità e fiscalità



Un laboratorio di analisi 27/07/10 - Al termine della seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio sull'illustrazione e la discussione dei provvedimenti da adottare in materia di sanità e fiscalità, è stata approvata a maggioranza una risoluzione a firma di cinque esponenti del centrodestra.

La presidente della Regione, Renata Polverini, è intervenuta in apertura della seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio, convocata dal presidente Mario Abbruzzese su richiesta dell'opposizione. Il tema all'ordine del giorno era l'illustrazione e la discussione dei provvedimenti da adottare in materia di sanità e fiscalità.

La relazione letta in aula da Polverini ha avviato un ampio dibattito, al quale hanno partecipato quasi tutti i capigruppo, a partire dal primo richiedente della seduta straordinaria, ovvero il capogruppo del Pd, Esterino Montino.

"Si fa fatica a comprendere il filo conduttore seguito dalla presidente Polverini - ha esordito -: il tema dell'edilizia sanitaria non la trovo nella relazione e nei decreti. Non si trova traccia neanche dell'organizzazione futura della zona sud della Regione e del Golfo di Gaeta in particolare, quando si era già formalizzata la realizzazione del nuovo Ospedale del Golfo. Nella passata legislatura, siamo riusciti a realizzare un nuovo ospedale a Frosinone, ma oggi resta chiuso e preda di possibili vandalismi. Avevamo previsto l'ospedale di Monterotondo, il rafforzamento del Pertini e del Grassi. Infine - ha concluso Montino - resta aperta la questione scottante relativa al personale precario della sanità, che secondo noi va immediatamente stabilizzato perché ciò non comporta maggiori spese ed è a costo zero. Speriamo di trovare convergenze sulla nostra proposta di legge su questo argomento".

Di tutt'altro tenore l'intervento di Pier Ernesto Irmici, in rappresentanza del Pdl.
"Si coglie con grande chiarezza dalle azioni e dalla relazione della presidente, la volontà e la determinazione a risolvere i molti problemi legati alla sanità regionale - ha detto - . La grande sfida è abbassare i costi, mantenendo allo stesso tempo alta la qualità. Comprendiamo i mugugni, ma la strada è obbligata. I primi passi sono stati ponderati e se ne vedono già i frutti. Autorevoli nostri avversari a livello nazionale ce ne stanno dando atto. Ci auguriamo che anche l'opposizione della Regione Lazio, assuma un atteggiamento meno preconcetto.
Il lavoro di riforma avviato dalla Polverini va insomma incoraggiato e sostenuto. Diamo il pieno consenso alla relazione e alle azioni messe in atto".

Giulia Rodano (Idv) ha quindi posto un problema di carattere tecnico. "Come si intende coprire il disavanzo 2009 della sanità? Si dà per scontata l'erogazione da parte del governo dei fondi Fas. Se così non fosse l'aumento delle tasse sarebbe obbligatorio. La verità è che, per mere ragioni politiche, Polverini ha indebolito la nostra capacità di trattativa con il governo e ha rinunciato a rappresentare gli interessi dei cittadini del Lazio. Abbiamo presentato un ordine del giorno in cui indichiamo scelte alternative a quelle contenute nei decreti: molto lavoro è stato fatto dal centro sinistra, abbiamo coperto il debito pregresso, ridotto il disavanzo. Adesso basta poco, ma questo poco non c'è nei decreti presentati da Polverini".

Per Enzo Di Stefano (Lista Polverini), invece, "l'azione della presidente Polverini è stata tempestiva: e questo è un segnale di grande forza e da una chiara idea di come vogliamo governare. Abbiamo sempre in testa la centralità del cittadino, senza perdere di vista la capacità di far quadrare i conti. Questa è la strada per ridurre la sfiducia dei cittadini stessi verso le istituzioni. E la sanità il tema più adatto per ricostruire questa fiducia. Fatti e non parole, insomma. Tutelare la salute, uniformando i livelli assistenziali, controllando le spese. Non poteva esserci risposta migliore di quella che è stata elaborata in una situazione gravissima, tanto sotto l'aspetto economico quanto su quello della qualità dei servizi. E' evidente il fallimento del centrosinistra, ora tocca a noi".

Giuseppe Celli, capogruppo della Lista civica cittadini per Bonino, è intervenuto sul tema tagli, suggerendo di "fare attenzione a garantire comunque livelli adeguati di assistenza ai cittadini, attraverso una serie di interventi: ridurre la presenza dei privati nella gestione delle Rsa; cambiare il rapporto con i policlinici universitari; potenziare i pronto soccorso; risolvere il problema della stabilizzazione dei precari; attivare realmente la centrale unica di acquisti; razionalizzare risorse personali e strumentali; potenziare l'assistenza domiciliare".

"La questione della sanità è una delle principali sfide con cui dovremo confrontarci nel corso della legislatura - ha affermato il capogruppo dell'Udc, Francesco Carducci Artenisio -. La situazione è particolarmente difficile e complessa: per il Lazio i problemi vengono da lontano, ma si intersecano anche con una crisi economica senza precedenti." Carducci ha poi auspicato che il processo di risanamento della sanità e delle casse regionali coinvolga tutte le forze politiche e tutte le categorie sociali e di rappresentanza interessate. "Ai provvedimenti d'urgenza - ha detto - devono seguire una seria presa di coscienza ed una responsabilità estesa, attraverso la convocazione degli stati generali della sanità nel più breve tempo possibile: solo attraverso un processo inclusivo delle categorie interessate potremo giungere ad una vera riforma della politica sanitaria del Lazio".

A seguire, il capogruppo della Federazione della Sinistra,Ivano Peduzzi, nel sottolineare come il sistema attuale stia favorendo un disequilibrio tra pubblico e privato, ha affermato che gli interventi prodotti dai decreti adottati dal presidente Polverini "tentano di rispondere solo sul piano matematico ad un'esigenza che viene dal governo nazionale e non produce un reale riassetto del sistema sanitario della regione. Questa serie di provvedimenti - ha aggiunto - risponde ad una necessità di coerenza con la manovra economica nazionale, ma non c'è coerenza tra questa razionalizzazione e il disegno più complessivo".

Luigi Nieri, presidente del gruppo Sinistra ecologia libertà, ha denunciato poca trasparenza e poca partecipazione negli atti del commissario ad acta Polverini. "Non ci convince - ha detto - l'apertura al dialogo annunciata sulla stampa nei giorni scorsi e basta guardare l'atteggiamento della Giunta verso le parti sociali nel corso dell'approvazione dell'assestamento di bilancio: non sono state convocate". Nieri ha poi definito inefficaci le misure adottate per ridurre il disavanzo della sanità, contestando, tra l'altro, l'aumento di 25 milioni di euro per i policlinici contenuto nell'assestamento a fronte dei disagi e delle spese che dovranno sostenere i cittadini. Anche sulla riduzione del numero delle Asl, l'ex assessore regionale al Bilancio ha espresso parere contrario, in quanto il loro accorpamento provocherebbe l'accentramento di molti servizi lasciando scoperti alcuni territori.

Rocco Berardo, per la Lista Bonino Pannella, ha criticato la politica di tagli lineari compiuta dalla Polverini - a suo dire - senza attuare una riorganizzazione. Il consigliere ha chiesto una politica che garantisca "più salute e meno sanità". Si sarebbe dovuto partire, a suo dire, dai dati dell'Asp per tener conto dei bisogni dei cittadini. Si continuano a scaricare sugli ospedali esigenze che dovrebbero trovare risposta altrove oltre a far sopportare a Roma una parte della domanda che potrebbe avere soddisfazione sul territorio regionale. Berardo ha proposto una programmazione della spesa che non discrimini tra pubblico e privato, chiedendo a questi ultimi di rispettare gli standard del pubblico, e un sistema di controlli che privilegi la trasparenza. Stigmatizzato il "trattamento di favore" riservato al Gemelli: "Una struttura di uno Stato estero: il Vaticano".


La replica del commissario Renata Polverini

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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