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Europee, non passa l'ordine del giorno contro lo sbarramento



11/02/09 - Il consiglio regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana (Pd), ha respinto a maggioranza l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Peduzzi (Rifondazione comunista), Brancati (Repubblicani, Liberali e Riformatori), Grosso (Comunisti Italiani) che chiedeva all’assemblea regionale di “valutare l’approvazione definiva dello sbarramento elettorale” da parte del Parlamento in vista delle elezioni europee “un grave atto lesivo della democrazia e della Costituzione”.

Peduzzi ha così commentato l’ordine del giorno: “La nostra assise dovrebbe dare un segnale di civiltà e di rispetto istituzionale, dissociandosi da una legge nazionale che negherà adeguata rappresentanza a Bruxelles a milioni di elettori, laziali e non”.
Tra gli interventi dei contrari all’ordine del giorno, il capogruppo del Pd, Giuseppe Parroncini, ha parlato di “provvedimento nazionale in linea con quanto stiamo predicando da anni anche localmente sul versante dello snellimento dei gruppi politici nelle assemblee elettive”.
Il vice presidente del Consiglio regionale, Bruno Prestagiovanni (An – Pdl),  ha definito l’iniziativa di Peduzzi “un atto che non  ci compete: ne riparleremo quando si tratterà di mettere mano alla legge elettorale regionale, dove soglie di sbarramento mi sembrano invece assai inopportune”.

 

A cura dell'Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio
Info: 800 01 22 83
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