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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Consultori familiari: dalla Provincia di Roma no alla riforma, sì al dialogo

16/09/10 -
Ha espresso parere negativo sul testo di legge regionale di riforma dei consultori familiari l'assessore provinciale alle politiche sociali e della famiglia, Claudio Cecchini, e ha suggerito "di avviare un percorso di confronto e coinvolgimento delle comunità territoriali, mediante audizioni della Commissione regionale e l'organizzazione di eventi pubblici di confronto". Cecchini è stato ascoltato oggi dalla Commissione lavoro e politiche sociali, presieduta da Maurizio Perazzolo (Lista Polverini) sulla proposta di legge regionale n. 21 del 26 maggio 2010, "Riforma e riqualificazione dei consultori familiari". L'assessore ha motivato le sue conclusioni con numerose osservazioni di carattere generale e alcune osservazioni specifiche sul testo di legge. "Su un tema così delicato e socialmente rilevante quale l'identità e il ruolo dei consultori familiari - ha affermato l'assessore provinciale - occorre ricercare e perseguire il livello massimo di confronto e possibilmente di condivisione tra le varie forze politiche presenti nell'assemblea regionale, e non procedere a colpi di maggioranza".

"Per mettere a punto un nuovo testo legislativo regionale - ha proseguito Cecchini - occorre coinvolgere gli operatori dei servizi territoriali, sanitari e sociali, l'associazionismo familiare, il terzo settore, le varie realtà sociali e sindacali, gli ordini professionali e occorre verificare la volontà e la possibilità di mettere in campo adeguate risorse finanziarie, professionali e strumentali per l'effettivo raggiungimento degli obiettivi. Una nuova legge, fosse anche la migliore possibile, non supportata da risorse adeguate, non migliorerebbe il livello effettivo delle prestazioni attive sul territorio". In Commissione è stato ascoltato anche l'assessore alle politiche sociali della provincia di Rieti, Luigi Taddei. "Condivido moltissime osservazioni fatte da Cecchini - ha detto Taddei - In particolare, mi sembra che certe tutele previste dal provvedimento riguardino solo la famiglia, escludendo le coppie di fatto".

Le audizioni sul provvedimento riprenderanno nelle prossime settimane. "Vorrei ascoltare tutti, perché la materia è delicata. Questo è il metodo che si è dato questa commissione", ha dichiarato il presidente della Commissione lavoro e politiche sociali, Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), al termine dell'audizione. "La proposta di legge abbraccia sensibilità diverse, per cui è importante sentire tutti, per trovare un percorso condiviso", ha concluso Perazzolo.

Il commento della prima firmataria del provvedimento

"Le polemiche di questi giorni mi sembrano esagerate - ha commentato la consigliera Olimpia Tarzia (Lista Polverini), prima firmataria del provvedimento - Come consiglieri regionali dobbiamo favorire un dialogo sereno ascoltando tutti, senza alzare barricate di natura ideologica".

"Per quanto riguarda gli aborti - ha proseguito la consigliera Tarzia -, la prima causa è di natura economica, la seconda è di natura occupazionale. Questo non può non fare interrogare le istituzioni sulla necessità di mettere in atto tutte le iniziative, affinché la donna abbia la possibilità di decidere liberamente di non abortire. Il che significa supporto economico e di servizi da parte della Regione, affinché una maternità si svolga serenamente".

 



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