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II - Affari comunitari e internazionali


Fondi europei: 2,1 miliardi di euro a disposizione del Lazio

04/11/08 - I fondi europei a disposizione delle imprese e delle comunità locali del Lazio ammontano a 2,1 miliardi di euro: un’occasione straordinaria per lo sviluppo della regione negli anni 2007-2013. E’ il messaggio che questa mattina l’assessore al Bilancio e alla programmazione economica della Regione Lazio, Luigi Nieri, ha consegnato ai consiglieri della commissione Affari comunitari, presieduta da Paola Brianti (Pd)  intervenuti all’audizione sulle modalità di accesso ai finanziamenti dell’Unione europea.

“Questi fondi – ha dichiarato l’assessore in apertura dei lavori – possono cambiare il volto della nostra regione. La loro importanza era straordinaria già prima per la portata complessiva dei fondi disponibili, ma lo è diventata ancora di più ora che siamo di fronte a una grave crisi finanziaria”. Nieri ha annunciato che gli uffici stanno passando alla fase operativa, chiarendo che lo sforzo delle strutture (sono coinvolte sia le direzioni regionali che la rete delle agenzie di cui la Regione dispone, ovvero Agenzia sviluppo Lazio, Bic Lazio e Filas, la società finanziaria regionale) è cercare di rendere disponibili tutti i bandi contenuti nel Por (il Programma operativo regionale approvato dalla Giunta e dal Consiglio) entro la fine del prossimo mese di dicembre.

I bandi sono il punto di arrivo di un percorso molto articolato che ha visto coinvolte le Commissioni e il Consiglio regionale: i fondi europei infatti sono stati inseriti nelle Finanziarie regionali del 2007 e 2008. La delibera 611 votata dalla giunta lo scorso mese di agosto, ha fissato criteri e individuato i settori di utilizzo delle risorse comunitarie: l’indicazione del governo regionale è stata l’abbandono dei finanziamenti a pioggia e la scelta di assi portanti,  individuati nella ricerca e innovazione, nelle politiche a favore dell’ambiente e della prevenzione dei rischi, e nell’accessibilità intesa come mobilità sostenibile e sviluppo delle infrastrutture materiali e immateriali per le comunicazioni. 

Per quanto riguarda il primo punto, ricerca e innovazione, Nieri ha precisato che l’obiettivo è “spingere l’acceleratore per risolvere quello che è uno dei problemi fondamentali del nostro sistema produttivo fatto di medie, piccole e piccolissime imprese che stentano a investire in questi settori”. Il punto di forza del Lazio, tuttavia, è la presenza di grandi centri di ricerca universitaria e lo sforzo è quello di connettere l’offerta di ricerca con la domanda di ricerca.

A questi fondi si accede solo tramite bandi e l’obiettivo degli uffici e delle agenzie regionale è fare in modo che questi siano il più possibile semplici. Non si tratta di una cosa facilmente realizzabile, perché si tratta di bandi complessi, ma la strategia vincente deve portare all’aggregazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dai fondi comunitari.

Un problema emerso nella discussione durante i lavori è stato quello centrale dell’informazione sia nei confronti delle imprese piccole o piccolissime su cui si regge il tessuto produttivo locale, sia verso il Consiglio e le commissioni regionali. La questione del modo in cui raggiungere le aziende del Lazio è stata sollevata dal consigliere Francesco Saponaro (Gruppo Misto) ed è stata riconosciuta fondata dall’assessore Nieri che ha sottolineato la necessità di “andare sul territorio per ridare fiducia al sistema produttivo”.  Dal canto suo il consigliere Gianfranco Bafundi ha invece richiesto che le commissioni facciano parte del percorso di concertazione che conduce all’elaborazione dei bandi. “Noi vogliamo sapere – ha detto – non per mettere i bastoni fra le ruote, ma per far conoscere al territorio le opportunità che ci sono”.

Positivo al termine del confronto il giudizio della presidente della Commissione, Paola Brianti: “Questa audizione è stata un’ulteriore tappa che il Consiglio regionale e la commissione Affari comunitari ha realizzato per rendere più diretto l’approccio delle nostre comunità e della realtà produttiva con il Consiglio e la Regione. I fondi rappresentano una risorsa fondamentale per le imprese e le realtà locali ed emerge un enorme deficit di informazione su cosa sono e come vi si accede”.

All’audizione hanno partecipato, oltre a Bafundi e Saponaro, i consiglieri Luigi Celori (An) ed Eugenio Leopardi (Fi- Pdl).



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