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IV - Agricoltura


Illustrate in commissione proposte su tracciabilità prodotti agricoli

03/02/11 - Illustrate questo pomeriggio in commissione Agricoltura del Consiglio regionale le tre proposte di legge su tracciabilità dei prodotti agricoli e agroalimentari. Si tratta rispettivamente di iniziative della Giunta, dei consiglieri Idv Claudio Bucci e Annamaria Tedeschi e del Pd, con primo firmatario Mario Perilli. Il presidente della commissione Francesco Battistoni (Pdl) ha anticipato che nella prossima seduta sarà discusso se esaminare le proposte in maniera abbinata o attraverso l'adozione di un testo base. Ivano Peduzzi (Fds) ha chiesto l'audizione dei soggetti coinvolti e l'istituzione di una sottocommissione per l'unificazione dei testi. Per Francesco Storace (La Destra) era auspicabile l'adozione immediata di un testo base. Gina Cetrone (Pdl), da parte sua, ha rilevato l'esistenza di numerosi punti in comune tra le proposte.

"E' una risposta concreta che diamo ai produttori ma soprattutto ai consumatori per garantirli sull'acquisto di prodotti etichettati" ha esordito l'assessore Angela Birindelli nell'illustrare il testo della Giunta. Verrà istituito - stando a questa proposta - un marchio sotto il quale racchiudere l'eccellenza dei prodotti alimentari del Lazio, sono previste attività di controllo affidate all'Arsial e contributi per lo sviluppo dei prodotti agricoli di qualità.

Annamaria Tedeschi, cofirmataria della seconda proposta, ha posto l'accento sulla sicurezza degli alimenti attraverso tutela e informazione sulla provenienza delle materie prime. Non ha importanza, per l'esponende dell'Idcv, la sola trasparenza dell'origine ma è necessaria trasparenza e tracciabilità per ciascuna fase del processo di produzione. Anche questa proposta prevede un sistema di incentivi.

Mario Perilli ha sottolineato che la proposta Pd arriva come elemento terminale e integrante di una politica dell'agricoltura impostata dalla precedente maggioranza regionale. A tal proposito ha ricordato le leggi sui prodotti Ogm free, sull'utilizzo di prodotti locali nelle mense pubbliche, l'istituzione dei farmers' market e degli indirizzi contenuti nel Psr (programma di sviluppo rurale). Anche i democratici suggeriscono un marchio regionale, contributi e controlli. "Ritengo importante - ha detto Perilli - il coinvolgimento di comitati e associazioni di produttori".

Giuseppe Parroncini (Pd) e Tedeschi hanno manifestato qualche dubbio circa l'eventualità di introdurre un marchio che potrebbe entrare in conflitto o depotenziare quella della proposta dell'assessore Zappalà sull'etichettatura "Made in Lazio". Birindelli ha spiegato che in quella normativa si parla solo di un elenco e non di un marchio con un disciplinare.



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