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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Riforma servizi sociali: Asl grandi assenti alle audizioni

23/06/09 - "Le audizioni proseguono in maniera serrata per una migliore definizione del testo della riforma dei servizi socio-sanitari della Regione Lazio". Così il presidente della commissione Lavoro e politiche sociali, Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), al termine della seconda giornata di incontri sulla proposta di legge di riforma del welfare regionale. "Oltre alle sollecitazioni e alle attestazioni sulla bontà e necessità di questa legge - ha proseguito Mariani - si stanno mettendo a fuoco le criticità del sistema. La presa in carico della persona da parte di diversi soggetti è difficile. Il punto unico di accesso è la soluzione, anche se non mancano le difficoltà nel definire con precisione i ruoli dei diversi soggetti interessati, in primo luogo Comuni e Asl, per giungere a un'effettiva unitarietà degli interventi. Notiamo la scarsa presenza alle nostre audizioni delle Asl - ha concluso Mariani - evidentemente strette dal piano di rientro. Per il futuro cercheremo di assicurarci una maggiore presenza dei rappresentanti del Servizio sanitario regionale".

Tre le criticità su cui è stata maggiormente focalizzata l'attenzione: l'organizzazione dei punti unici d'accesso alle prestazioni, la struttura dell'Ufficio di piano e le difficoltà di raccordo tra servizi sociali dei comuni e Asl. Rispetto alle questioni sollevate, il consigliere Augusto Battaglia (Pd) ha precisato che si interverrà sul testo della proposta "per chiarire meglio che gli Sportelli di segretariato sociale rappresentano una delle funzioni svolte nell'ambito del punto unico di accesso e non un ufficio a se stante". Ha poi affermato la necessità di "rafforzare l'Ufficio di piano, per risolvere il problema del coordinamento tra i singoli comuni dei Distretti e creare un raccordo tra gli interventi posti in essere dai diversi servizi. Attribuendo maggiore autorità alla direzione dell'Ufficio di piano inoltre - ha concluso Battaglia - si renderà la parte sociale più forte nel rapporto con le Asl. Daremo indicazioni dettagliate per fare in modo che le Aziende sanitarie non possano prescindere da quanto deciso in sede di integrazione socio-sanitaria."

Sono intervenuti dirigenti, operatori dei Servizi sociali e rappresentanti delle istituzioni locali. L'assessore alle Politiche sociali del comune di Cerveteri, Francesca Cennerilli, ha sottolineato l'importanza della proposta di legge, perché "l'integrazione socio-sanitaria deve essere incrementata e adeguatamente valorizzata". Anche Maurizio Bonuglia, assessore del comune di Olevano Romano, ha evidenziato che "manca una precisazione sul ruolo le Asl". Emanuela Colella, assessore ai Servizi Sociali del comune di Ciampino, ha manifestato preoccupazione sulla personalità giuridica dell'ufficio di piano e sul reclutamento del relativo personale, oggi precario. Tonino Meloni, consigliere del comune di Rio Freddo, ha infine chiesto che la legge faccia chiarezza sulla questione della compartecipazione dei comuni al pagamento delle rette delle Residenze sanitario-assistenziali.

 



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