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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Riforma dei servizi sociali, primo giro di audizioni

13/09/11 - "I lavori sulla riforma dei servizi sociali sono entrati nel vivo. Con questa legge che attende da dieci anni di essere varata tutto il sistema sarà finalmente razionalizzato e i servizi saranno equanimemente distribuiti su tutto il territorio regionale". Così il presidente della Commissione Lavoro e politiche sociali, Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), a conclusione delle audizioni che si sono svolte oggi alla Pisana sulla proposta di legge regionale n. 226 d'iniziativa della Giunta regionale, concernente il "Sistema integrato degli interventi, dei servizi e delle prestazioni sociali per la persona e la famiglia nella Regione Lazio". "Procederemo con le audizioni di tutti- ha proseguito Perazzolo -, in modo da arrivare a una legge quadro che sia condivisa da tutte le associazioni e da tutti gli enti interessati e apprezzata da tutte le famiglie della Regione Lazio".

Alla presenza dell'assessore alle politiche sociali, Aldo Forte (Udc), oggi sono stati ascol-tati: il presidente dell'Associazione Juppiter (Fondazione Exodus), Salvatore Regoli; il di-rettore dell'Aiop - Associazione italiana Ospedalità privata, Mauro Casamatta; Ferdinando Gioia del Cnec, il Centro nazionale economi di comunità che solo nel Lazio raccoglie 1200 iscritti; il presidente dell'Ada - Associazione per i diritti degli anziani, Francesco Sa-verio Cristella; il presidente di Unindustria Sanità delle provincie di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo, Riccardo Fatarella; il rappresentante dell'Associazione malati di reni, Roberto Costanzi; il direttore generale di Assohandicap, Claudio Dell'Anno. Tutti gli intervenuti hanno manifestato apprezzamento nei confronti della proposta di legge che, una volta attuata, consentirà agli operatori del settore e ai cittadini di dialogare con i due comparti, quello sanitario e quello sociale, come se fosse un unico interlocutore, usando una sola lingua.

"Nel Lazio ci sono 55 distretti sociosanitari: è impensabile erogare servizi in 55 modi diversi", ha dichiarato l'assessore Forte durante l'audizione. La legge in esame deve fare i conti con la recente manovra del governo e con quelle che verranno, ma anche alla progressiva riduzione dei fondi per il sociale degli ultimi anni. "Il fondo nazionale per le politiche sociali è passato da un miliardo e mezzo del 2007 a meno di duecentomilioni di euro di quest'anno", ha ricordato durante l'audizione, l'assessore Forte, il quale ha sottolineato le difficoltà di chi si trova a governare in un momento di forti tagli alla spesa pubblica. "Quando avremo il quadro complessivo dei tagli, credo che dovremo fare delle scelte drastiche - ha concluso Forte -, ma non possiamo non razionalizzare il sistema con le poche risorse che abbiamo a disposizione".




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