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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Sky, rischio trasferimento lavoratori da Roma a Milano

29/01/09 - La redazione romana di Sky Sport chiude e 22 dipendenti dovranno traslocare a Milano. Ad altri dipendenti, una ventina della direzione programmazione, è stato prospettato il trasferimento nel capoluogo lombardo. Si tratta del preludio di una più ampia delocalizzazione delle attività della pay tv di News Corp? E’ questo l’interrogativo emerso dall’audizione in Commissione Lavoro e politiche sociali che si è svolta oggi alla Pisana con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione nelle sedi romane Sky. Dei circa 600 dipendenti delle sedi di Via Salaria e di via della Cordonata, sono una quarantina in tutto i lavoratori, di cui 16 giornalisti, ai quali è stato prospettato il trasferimento legato alla delocalizzazione della direzione produzione e alla chiusura della redazione romana di Sky Sport. Non meno preoccupante per il tessuto produttivo laziale il mancato rinnovo  di 60 contratti a tempo determinato, come ha riferito in audizione Massimo Luciani (Slc-Cgil Roma e Lazio). Relazioni industriali critiche e comunicazioni da parte dell’azienda non leggibili in maniera univoca hanno portato i lavoratori allo stato di agitazione, in vista di un incontro tra le parti sociali fissato per il 9 in Regione. Intanto, i lavoratori incassano dal presidente della Commissione Lavoro, Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), “solidarietà piena da parte della Commissione a questa battaglia che state facendo”.  

Tanto più che, nel corso dell’audizione, il consigliere Enzo Foschi (Pd), invitato a partecipare a un’assemblea dei lavoratori Sky, ha confermato “l’ambiguità del comportamento dell’azienda che quel giorno inizialmente ci ha impedito di entrare. Poi, una volta entrati siamo stati in qualche modo sequestrati dalla dirigenza”.

“Coloro con i quali abbiamo interloquito – ha proseguito Foschi - ci avevano in qualche modo tranquillizzato, dicendoci che tutta questa operazione interessa 16 persone ed escludendo in maniera esplicita qualsiasi ipotesi di trasferimento dell’azienda. Invece, la  vicenda di Sky Sport fa capire che non solo si sono prese in giro le rappresentanze sindacali ma si prendono in giro anche le istituzioni. La mia preoccupazione è che si stia attuando un piano industriale senza raccontarcelo, facendo pagare un prezzo salato ai lavoratori Sky. Bisogna chiedere a Sky le motivazioni economiche, se ci sono, e perché l’azienda sta facendo questo tipo di scelte”. “Dobbiamo lanciare l’allarme – ha concluso Foschi - e dire che la Regione Lazio non accetta lo smantellamento di un’azienda in una situazione già particolarmente difficile”.

Presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Prestagiovanni (An): “esiste un problema di relazioni sindacali, un piano industriale che viene tenuto nascosto, ma soprattutto esiste un problema con le istituzioni. Ricordo che la Regione ha nelle finanziarie previsto importanti investimenti nell’audiovisivo sul territorio regionale. Credo che Sky rivesta una posizione importante. Convochiamo un responsabile delle relazioni industriali di Sky affinché sia fatta chiarezza sui loro progetti, perché immaginare di depotenziare la produzione nella città di Roma sarebbe uno schiaffo in faccia non soltanto agli abbonati di Sky ma a tutto il sistema di produzione radiotelevisiva nazionale”.

“Per noi certi modi sgarbati sono inaccettabili – ha detto Mariani a conclusione dei lavori – pertanto, esprimo sdegno rispetto a questo comportamento, è un precedente che non possiamo accettare. Noi abbiamo il dovere di vedere, comprendere, verificare, capire conoscere, all’interno del nostro ruolo, per fare leggi. Nel momento in cui c’è un vizio all’interno delle relazioni sindacali, ogni cosa che crea allarme, dobbiamo sottolinearla, tanto più che siamo in un momento importante di crisi. Il 9 c’è un tavolo tra le parte sociali. E’ bene che si sappia che il Consiglio regionale sta seguendo questa vicenda. Se le cose non vanno come devono, inviteremo tutte le parti sociali e Sky”.

“E’ bene sottolineare che riteniamo la delocalizzazione una iattura di proporzioni gigantesche – ha proseguito Mariani – sia per le professionalità che perdiamo nel territorio sia per la vita di tante persone che mettono a disposizione professionalità importanti  e si vedono spesso di fronte a un ricatto: questa è la partita, o ti trasferisci o lasci. Come è successo con Ericsson, una famiglia consolidata  che ha più relazioni, con la formazione, con la scuola, con la rete parentale, con le cose primarie è costretta a trasferirsi”.

Presenti all’audizione, oltre al presidente Mariani e ai consiglieri regionali Foschi e Prestagiovanni, i rappresentanti sindacali Massimo Luciani (Slc-Cgil Roma e Lazio), Stefano Conti e Fabrizio Tosini (entrambi Ugl Telecomunicazioni), Sabrina Baffigo, Sonia Lippi, Anna Maria Di Vaio, Alessandro Nanu, Guerrino De Pascalis delle RSU Sky.



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