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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Disabili, controlli più stringenti sulle assunzioni

11/09/08 - “Questa proposta di legge cerca di correggere la disattenzione verso le difficoltà di accessibilità e mantenimento del posto di lavoro per le persone disabili, per questo risulta significativa non a livello regionale, ma nazionale”. Così Peppe Mariani (Verdi), presidente della Commissione lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, a conclusione dei lavori odierni. La Commissione si è riunita oggi per un’audizione con i rappresentanti delle associazioni disabili sull’attuazione della legge 68/1999 sul diritto al lavoro delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, e sulle possibili modifiche a tale legge che si rendono necessarie alla luce della nuova normativa nazionale che elimina l’obbligo della presentazione del certificato di ottemperanza alle norme sulle assunzioni di disabili per le aziende che partecipano alle gare d’appalto pubbliche o intrattengono rapporti convenzionali o di concessione con la pubblica amministrazione. Il Decreto legge 112 del 2008 prevede, infatti, l’autocertificazione al posto di tale certificato.

All’audizione è seguita la seduta della Commissione durante la quale è stata discussa la PL 400/2008 - primi firmatari Augusto Battaglia (Pd) e Peppe Mariani – provvedimento che intende reintrodurre forme di controllo più cogenti per le aziende in materia d’inserimento delle persone svantaggiate nel ciclo produttivo e al contempo promuovere un’indagine conoscitiva, attraverso un’apposita commissione , sullo stato d’attuazione della legge regionale 68, a quasi dieci anni dalla sua approvazione. La PL 400 verrà discussa nuovamente in Commissione, emendata, in quanto è emerso che l’attuale formulazione potrebbe risultare in conflitto con la normativa nazionale.

“Quella del governo è una disattenzione grave – ha detto Mariani a proposito delle norme contenute nel dl 112 -, perché l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone disabili è una questione che riguarda i grandi diritti. Occuparsi dell’accessibilità, dell’abbattimento delle barriere architettoniche, delle garanzie di mantenimento del posto di lavoro, valorizzare l’autonomia e le capacità del disabile significa raggiungere una conquista istituzionale, politica, sociale e culturale. Introdurre il sistema dell’autocertificazione, abbassare il livello di controllo sul rispetto delle norme che tutelano le persone con disabilità significa al contrario non avere la giusta sensibilità verso gli svantaggiati. Noi invece intendiamo arrivare a una proposta di legge che preveda maggiori controlli: chiunque voglia partecipare alle gare di appalto deve avere i requisiti previsti dalla legge. Inoltre, è previsto  il  monitoraggio della capacità di valorizzazione del lavoratore disabile, del suo inserimento nella situazione che più gli è consona, secondo le sue capacità. Questo significa fare le cose in modo serio”.

Per Pietro Barbieri, presidente nazionale della Federazione italiana superamento handicap, “la legge 68 rappresenta una buona pratica rispetto alla normativa europea, perché permette un accesso mirato”, ma nel nostro paese c’è ancora un’elusione enorme. “Le verifiche sull’appalto pubblico creano un circuito virtuoso”, ha detto Barbieri, il quale ha ricordato che in Italia solo 30 mila su seicentomila disabili sono al lavoro. Domenico Loffreda dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro ha chiesto l’introduzione di una sorta di bollino di qualità, da far valere nelle gare d’appalto, per le aziende in regola con le norme in materia di assorbimento dei disabili, il lancio di una campagna di sensibilizzazione sul tema e il monitoraggio delle quote. Sull’attuazione della 68, Angiolo Bruschi (Comitato genitori giovani disabili psichici di Roma) ha fatto notare che ci sono ragazzi che fanno tirocinio da un decennio, mentre Maria Giovanna Caria (Comunità Capodarco di Roma) ha sottolineato la mancata istituzione di un servizio ad hoc, a livello provinciale, che si faccia carico del collocamento mirato delle persone disabili.



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