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XIII - Sanità


I precari dell'Umberto I di Roma in commissione Sanità

17/02/11 - Sono 45 i medici precari che al Policlinico Umberto I di Roma ogni anno assistono 1.700 neonati, gestiscono 30.000 accessi al pronto soccorso e 1.200 trasferimenti neonatali in regime di emergenza.
Oggi, alla presenza dei loro primari, hanno incontrato la commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli, per chiedere garanzie sul futuro e lanciare un accorato allarme: entro pochi mesi tutti i loro contratti a tempo scadranno e i servizi di terapia intensiva neonatale e pediatrica, neonatologia, pronto soccorso, del centro regionale per la fibrosi cistica le altre attività specialistiche non potranno più essere garantiti alla cittadinanza. E non solo alla platea di Roma, ma dell'intera Macroarea 1 (che si estende fino a Frosinone), di cui l'Umberto I è per decreto hub principale.

"Chiediamo alla politica un impegno maggiore - ha dichiarato il professore Mario De Curtis, direttore Uoc Neonatologia, Patologia, Terapia intensiva - pur comprendendo la difficile fase che sta attraversando la sanità regionale: bisogna ripartire dai principi condivisi del rispetto della vita e dei più deboli, e da questo punto di vista è oggettivamente plausibile che si utilizzino le risorse disponibili per dotare di un contratto a tempo indeterminato i pediatri che con abnegazione hanno fatto del Policlinico un centro di eccellenza per i nati prematuri prematuri, per la gestione delle emergenze di tutta l'età infantile".
Secondo i medici auditi stamane, la stabilizzazione non comporterebbe un aggravio dei costi di gestione; anzi genererebbe una più efficiente ed efficace organizzazione del lavoro, laddove i contratti a tempo non prevedono ferie, riposi, diritto alla maternità, accesso a qualsivoglia indennità di disagio da lavoro notturno o in ambulanza.
Con il rischio costante di assistere ad una migrazione di personale medico ed infermieristico verso altre strutture, magari private, in grado di assicurare contratti più vantaggiosi.

La vicepresidente Giulia Rodano (Idv) ha chiesto che all'ordine del giorno della prossima seduta della commissione sia posta in discussione una risoluzione che impegni la struttura commissariale a riservare ai pediatri del Policlinico Umberto I di Roma una quota delle stabilizzazioni previste per il comparto sanitario, "anche a costo di creare un precedente, in quanto si tratterebbe di un precedente virtuoso e non dannoso, né per il cittadino, né per la professionalità e la sfera privata di chi si adopera quotidianamente per salvaguardarla".
Per la presidente Alessandra Mandarelli, che ha assicurato la pronta trasmissione degli atti dell'audizione odierna alla struttura
commissariale: "il precariato della sanità va affrontato a livello regionale e generale e proprio per questo esiste già un tavolo di discussione, tra Giunta e Governo, per affrontare il problema con concretezza e reale volontà di risoluzione. Inoltre, nei decreti del presidente Polverini esiste già un impegno formale che riconosce l'alta professionalità e peculiarità offerte dalle prestazione del servizio neonatale del policlinico. E anche in Commissione abbiamo audito l'intersindacale dei medici che sta portando avanti le istanze rappresentate oggi e con cui è in corso un confronto continuo sul problema. Il ruolo della Commissione in questo momento di emergenza - ha concluso - è quello di approfondire le richieste portate dalle parti sociali sottoponendole poi all'attenzione della struttura commissariale, cercando soluzioni perseguibili e concrete".




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