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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Consultori familiari, bocciata anche la proposta del Partito democratico

04/11/10 - Cinque a favore e tre contrari. La riforma dei consultori familiari in discussione resta quella della consigliera Olimpia Tarzia (Lista Polverini). Infatti, come la proposta della consigliera Giulia Rodano (Idv), neanche con il disegno sottoscritto dai quindici consiglieri del Partito Democratico si procederà alla redazione di un testo unificato: la Commissione Lavoro e politiche sociali, presieduta da Maurizio Perazzolo (Lista Polverini),ha scelto, a maggioranza, di procedere alla scelta di un testo base, come previsto dall'articolo 61 del regolamento del Consiglio regionale. E il testo base sarà appunto quello della consigliera Tarzia, a favore del quale hanno votato lo stesso presidente Perazzolo e i consiglieri Annalisa D'Aguanno (Pdl), Carlo De Romanis (Pdl), Isabella Rauti (Pdl), e Olimpia Tarzia (Lista Polverini). Contrari Tonino D'Annibale (Pd), Luigi Nieri (Sel) e Anna Maria Tedeschi (Idv) . La Commissione continuerà con le audizioni, poi entrerà nel merito del provvedimento per il quale potranno essere presentati emendamenti.

Anche dalla proposta del Pd (PL 87 del 19 ottobre 2010) emerge la diversa impostazione di fondo rispetto alla proposta Tarzia. Quest'ultima mette al centro dell'intervento pubblico la famiglia fondata sul matrimonio e la tutela della "vita nascente ed il figlio concepito come membro della famiglia". La proposta del Pd, invece, intende tutelare la donna e la famiglia comunque formata, ritenendo ancora valida la legge regionale 15 del 1976. "E' giusto ribadirlo: la legge 15 è uno strumento che è servito a tutelare le donne ma anche la vita - ha detto il primo firmatario del provvedimento, Tonino D'Annibale (Pd), nel corso della presentazione del provvedimento in commissione. "Con la 194, - ha proseguito D'Annibale - e grazie anche a questa legge regionale, si è potuto combattere l'aborto clandestino, il fenomeno delle mammane e dei cucchiai d'oro che mietevano vittime. Dopo 36 anni di attività, questa legge è una legge ancora giovane che però va rafforzata in alcuni punti". E la proposta del Pd prevede interventi per far sì che ci sia effettivamente un consultorio ogni ventimila abitanti, che sia garantita la presenza nei consultori di nuove figure professionali, come il mediatore culturale vista la crescente presenza di donne immigrate. Inoltre la proposta del Pd prevede l'attribuzione di maggiori risorse per il potenziamento delle strutture, a cominciare dall'informatizzazione oggi pressoché assente e, soprattutto, che sia maggiormente valorizzato il ruolo di presidio sanitario dei consultori.

In una nota affidata alle agenzie, la consigliera Olimpia Tarzia dichiara: "Il consigliere D'Annibale ha avuto modo di presentare la propria proposta di riforma e alla fine la Commissione ha confermato la decisione di scegliere la mia proposta di legge come testo base. Ci tengo tuttavia a ringraziare il collega D'Annibale, e gli altri colleghi dell'opposizione Nieri e Tedeschi, per il contributo pacato e concreto portato alla discussione nella giornata di oggi. Sono certa che fra poco, quando entreremo nel merito dell'articolato, ci sarà modo e spazio concordare eventuali integrazioni, utili a fugare qualsiasi possibile fraintendimento sul testo. Mi auguro che alla fine del percorso in commissione il testo che emergerà"- conclude Tarzia - "seppure non condiviso da tutti, potrà comunque rappresentare un punto importante di riflessione su un tema così delicato".

La consigliera Anna Maria Tedeschi (Idv), invece, parla di chiusura totale da parte del centro-destra: "I commissari della maggioranza - si legge in una nota - hanno votato nuovamente per la proposta Tarzia quale testo base, mentre noi commissari di minoranza avevamo proposto di lavorare su un testo unificato che prendesse in considerazione anche le altre due proposte di legge presentate in Commissione sulla stessa materia. E' la riprova che questo centro-destra non è affatto disposto a dialogare, e questa preclusione è ancor più grave se consideriamo che nella maggioranza delle audizioni sin qui
tenute sono stati espressi pareri fortemente negativi sulla proposta di legge del consigliere Tarzia".


"Mi chiedo" aggiunge Tedeschi "se queste audizioni vengano realmente prese in considerazione dal Presidente e dai commissari di maggioranza della IX Commissione: non mi sembra corretto sul piano politico, né tantomeno produttivo, far finta di ascoltare per poi procedere su una strada già tracciata sin dall'inizio".





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