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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Disabili. Mariani: "Una buona vita per tutti". Al via stagione di riforme

26/11/08 - “Il prossimo anno inaugureremo una nuova stagione di riforme, durante la quale saranno rivisitate, a dieci anni dalla legge nazionale 68 del 1999, tutte le questioni che attengono a una buona vita dei disabili”. Così Peppe Mariani (Verdi),  presidente della Commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, a conclusione della seduta odierna, durante la quale è stata discussa e approvata una delibera di Giunta che modifica precedenti disposizioni in materia di collocamento al lavoro delle persone con disabilità.

“Sarà una grande kermesse istituzionale e sociale dove saranno presenti  i soggetti sociali e istituzionali, sia regionali sia del governo sia del Parlamento – ha proseguito Mariani -, per preparare una proposta di legge d’iniziativa regionale che rivisiti la 68. Infatti, è il caso di rivedere una legge nazionale buona, aggiornandola alla luce di tutti i provvedimenti intervenuti in questi dieci anni. Una legge madre che rimetta tutto in uno stesso riferimento normativo è quanto mai opportuna”.

“Dunque – ha concluso Mariani -, festeggeremo i dieci anni della 68 con una nuova legge sull’inserimento lavorativo delle persone disabili, per garantire una buona vita per tutti”.

L’iniziativa annunciata da Mariani s’inserisce pienamente nel solco delle politiche della Regione Lazio a favore dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro. La legge regionale 17 del 21 ottobre 2008 prevede controlli puntuali delle dichiarazioni  sull’inserimento di persone con disabilità nelle aziende, un’indagine conoscitiva proprio sugli effetti della legge nazionale 68 del 1999 e il “Bollino di qualità H” da assegnare alle imprese più virtuose. Con la legge istitutiva del Centro di accesso unico alla disabilità (Caud), recentemente approvata dalla Commissione lavoro e in attesa di essere discussa nell’Aula del Consiglio, la Regione vuole sancire il principio secondo il quale “quando nasce un bambino disabile nasce un cittadino”. Il provvedimento prevede la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali per garantire ai cittadini con disabilità e ai loro familiari la “presa in carico globale” da parte delle strutture pubbliche.



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