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VI - Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione


Lazio Service: 2007, anno della svolta

27/05/08 - “Il 2007 è stato l’anno della svolta, un anno particolarmente vivace, perché siamo riusciti a stabilizzare tutta la forza lavoro. Sono stati assunti a tempo indeterminato oltre 900 lavoratori precari". Così Tonino D’Annibale, direttore generale di Lazio Service, in apertura dell’audizione in Commissione bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione, presieduta da Carlo Umberto Ponzo (Pd). E’ la seconda della serie di audizioni delle società regionali e degli enti collegati convocate per avere un quadro della situazione, in vista dell’assestamento di bilancio e della finanziaria regionale. Dopo i rappresentanti di Sviluppo Lazio, ascoltati la scorsa settimana, oggi è stata la volta del direttore generale di Lazio Service, accompagnato dal direttore risorse umane, Lorenzo Mosetti, dal direttore amministrazione e finanza, Giorgio Pucci, e dal direttore dell’area legale, Giuseppe Tota.

Lazio Service è una società in house, vale a dire una società che ha come committente unico la Regione Lazio. Con i suoi 1026 dipendenti, di cui il 37 per cento laureati, eroga una serie di servizi indispensabili al funzionamento della macchina regionale, come formazione professionale, progetti relativi al recupero del deficit sanitario, autoparco, manutenzione degli immobili e degli impianti, call center, comunicazione istituzionale e organizzazione eventi, censimento del patrimonio demaniale regionale.

"Da subito – ha sottolineato D’Annibale – ci siamo attivati per dare risposte di qualità. Chiudiamo il bilancio 2007 con oltre 27 milioni di euro mentre prevediamo per il 2008 una cifra di  48 milioni di euro”.

Il capogruppo di Forza Italia, Alfredo Pallone, ha sottolineato che “non esiste alcun tipo di report destinato al Consiglio regionale sull’attività di agenzie e società regionali. E’ una questione di trasparenza, visto che Lazio Service è una società in house della Regione – ha proseguito Pallone, il quale ha chiesto anche lumi sul dato che nel 2007 c’erano solo due dirigenti e un quadro aziendale su oltre mille dipendenti. "Più informazioni per il Consiglio vuol dire maggiore democrazia. Sulle assunzioni occorre trasparenza: vorrei conoscere le modalità che sono state seguite, visto che non c’è alcuna norma che v’impone bandi di concorso”.

Pallone ha quindi chiesto documenti analitici più frequenti, perché “come Consigliere regionale sono un azionista di Lazio Service, quindi voglio sapere come stanno le cose”. Il consigliere Fontana ha invece chiesto un quadro complessivo delle competenze dei laureati dipendenti di Lazio Service, per capire se, attraverso progetti finanziati dalla comunità europea, sia possibile in futuro valorizzare tali risorse, oggi non sempre utilizzate al meglio.

Nella replica ai consiglieri, i direttore D’Annibale ha detto che “questa società è trasparente. Abbiamo stabilizzato chi era già dipendente, seguendo l’impostazione impartita dall’attuale maggioranza politica regionale. Abbiamo deciso di agire così: prima salvare e rilanciare la società e poi pensare alle dirigenze. Tutti i progetti prevedono report trimestrali che sono a disposizione di ogni singola direzione”.

Erano presenti all’audizione il presidente del Consiglio regionale, Guido Milana (PD), l’assessore al bilancio, Luigi Nieri (PRC) e i consiglieri Franco Fiorito (AN), Enrico Fontana (Verdi),  Alfredo Pallone (FI), Giuseppe Parroncini (PD), Bruno Prestagiovanni (AN).



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