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II - Affari comunitari e internazionali


Monitorare gli ultimi 10 anni di relazioni Regione Lazio/Europa

01/02/11 - Parere favorevole ai contributi sui programmi comunitari a gestione diretta e ad una legge ad hoc sulla medicina alternativa

La commissione Affari Comunitari e Internazionali presieduta da Gilberto Casciani (Lista Polverini) si è riunita questa mattina per prendere in esame la P.l. 136 del 13 gennaio 2001, presentata dal consigliere Romolo Del Balzo che prevede "Contributi a Enti Pubblici e privati per la partecipazione a progetti ammessi al finanziamento ai programmi comunitari a gestione diretta".
"Si tratta - ha spiegato Del Balzo (Pdl) - di partecipare ad un programma comunitario ed ottenere le sovvenzioni per un progetto, oltre ad essere un'importante opportunità di crescita per gli Enti pubblici e privati, apporta un valore aggiunto europeo sul territorio in linea con le politiche comunitarie nel settore di riferimento". Il presidente di commissione Casciani ha quindi nominato quale relatore il consigliere Angelo Miele, nei prossimi giorni il testo tornerà in commissione per la discussione.

La commissione ha inoltre espresso, all'unanimità, parere favorevole sulla proposta di legge del consigliere Foschi concernete "disposizioni in materia di medicine complementari esercitate da medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti". Sulla necessità di dotare la Regione Lazio di una normativa in materia di medicina complementari o cosi dette alternative "è un atto dovuto nei confronti dei cittadini e di chi esercita la professione, onde evitare l'insinuarsi di maghi fattucchieri - ha spiegato il consigliere Enzo Foschi (Pd) - si tratta di un provvedimento già previsto dal Parlamento Europeo, recepito da molte regioni italiane, regolamentato in diversi paesi d'Europa, dalla Francia alla Germania. Garantire e tutelare la libertà di scelta della cura cui sottoporsi deve essere una opzione regolamentata ".

Al termine della seduta il presidente Gilberto Casciani ha voluto sottolineare il lavoro che sta svolgendo la commissione Affari Comunitari, soprattutto in replica ad un articolo apparso sulla stampa di ieri. "Frutto di questa commissione - ha detto Casciani - sono l'istituzione dei seminari che partiranno nelle diverse province del Lazio per formare ed informare Enti pubblici e privati sull'accesso ai Fondi Comunitari, risorsa troppo spesso sconosciuta". Ha quindi ricordato il lavoro dell'assessore Zezza sul Libro Bianco "Lazio 2020" a cui la commissione sta lavorando per apportare modifiche e/o integrazioni, e ancora la risoluzione votata in commissione che prevede la costituzione dell'Ufficio Europa in Consiglio regionale, sulla quale però non si è ancora espresso l'Ufficio di Presidenza.
Il consigliere Angelo Miele (Lista Polverini) ha invitato la commissione ad un lavoro di monitoraggio su cosa ha prodotto nella Regione Lazio il rapporto con l'Europa. Una sorta di report su finanziamenti ottenuti, progetti andati a buon fine, "le criticità di questo rapporto spesso ridotto a "conciliabolo" più che operativo ". Un lavoro di ricerca sostenuto anche dal vice presidente Bruno Astorre (Pd) che sostiene di voler conoscere sì il pregresso, ma anche cosa è previsto ad esempio dall'assessore al Bilancio sul futuro dei rapporti tra Regione ed Europa.
Sulle procedure di infrazioni a carico della Regione Lazio da parte della Commissione Europea si è soffermato il consigliere Carlo De Romanis (Pdl) "sapere "quante e quali" sono le procedure di infrazione significa limitare i danni e evitarne di altri. Di recente ho seguito per alcuni assessorati le procedure a nostro carico - ha proseguito De Romanis - quando siamo andati a parlare dei rifiuti di Malagrotta, ci siamo sentiti dire dai dirigenti della Commissione Europea: finalmente si vede qualcuno dalla Regione Lazio. Se non vai a spiegare come stanno le cose, è difficile, ad esempio, ottenere una rivisitazione del piano dei rifiuti che ci salverebbe dalla procedura di infrazione. Noi stiamo lavorando cercando di limitare i danni della passata legislatura".




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