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XII - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa


Entro luglio Albo prefettizio per addetti sicurezza nei locali notturni

15/02/11 - La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Stefano Galetto (Pdl), ha dato parere favorevole all'unanimità allo schema di delibera dell'assessore Giuseppe Cangemi che destina 150 mila euro all'Istituto 'Arturo Carlo Jemolo' per realizzare un corso di formazione riservato a 400 addetti alla sicurezza e alla vigilanza nei locali notturni. Si tratta di un provvedimento reso necessario dalla legge nazionale n. 94 del 2009 in materia di sicurezza pubblica e dal successivo decreto 6 ottobre dello stesso anno del Ministro dell'Interno, relativo alla "determinazione dei requisiti per l'iscrizione nell'elenco prefettizio del personale addetto ai servizi di controllo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi".
"Su nostra proposta nella Conferenza Stato-Regioni - ha spiegato l'assessore Giuseppe Cangemi - è stato spostato di 6 mesi, al 30 giugno 2011, il termine entro il quale le Regioni devono adeguarsi alle norme del 2009 che prevedono un intervento di normalizzazione del settore, attraverso corsi di formazione per addetti alla sicurezza nei locali notturni e l'iscrizione all'albo prefettizio per esercitare la professione". "Siamo riusciti a creare una forte sinergia con Prefettura e Questura - ha aggiunto Cangemi - che hanno dato la loro disponibilità a inserire propri funzionari tra i docenti del corso, a garanzia di un'alta professionalità e di un rapporto diretto con il personale che poi si occuperà della vigilanza e del controllo nei locali notturni".
Per il presidente della commissione Stefano Galetto "si tratta di un altro provvedimento messo in campo dal governo regionale per garantire più sicurezza ai cittadini. Si interviene in un settore spesso sottovalutato ma che invece è delicato perché riguarda la tutela e il rispetto dell'ordine pubblico con il coinvolgimento di addetti privati. Come è già stato dimostrato con l'utilizzo degli steward negli stadi, infatti, l'impiego di personale qualificato e ben formato, esterno alle forze dell'ordine, è prezioso e determinante per contrastare fenomeni di violenza e di illegalità diffusa".
La delibera ha avuto il parere favorevole anche dei membri di opposizione della commissione. Giuseppe Parroncini (Pd) ha parlato di "provvedimento giusto e opportuno per dare risposta a tanti episodi spiacevoli di violenza e che valorizza le funzioni di un istituto regionale come lo 'Jemolo', dotato di personale qualificato per fare alta formazione. Sono fondi ben spesi - ha aggiunto Parroncini - che mi auguro riescano a garantire un'adeguata partecipazione di tutte le province laziali". Hanno manifestato il loro sostegno al provvedimento anche i consiglieri Alessandro Vicari e Maurizio Perazzolo della Lista Polverini, Carlo De Romanis (Pdl) e Luciano Romanzi (Psi).
La delibera tornerà in Giunta per l'approvazione definitiva e, successivamente, sarà stipulata una convenzione con l'Istituto 'Jemolo' che preparerà l'avviso pubblico. Il corso sarà articolato in 90 ore di lezione, divise in tre moduli formativi, così come previsti dal Ministero dell'Interno: 30 ore per l'area giuridica, 35 ore per l'area tecnica e 25 ore per l'area psicologica-sociale.




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