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XII - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa


L'assessore Armeni in Commissione: "Apriremo sedi regionali nelle 5 province"

21/10/10 - La commissione Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, presieduta da Stefano Galetto (Pdl), ha incontrato oggi Fabio Armeni, assessore regionale alle Risorse umane, demanio e patrimonio, che ha informato i commissari sul programma di lavoro e sulle attività svolte.
"Con la seduta di oggi - ha dichiarato Galetto - la commissione intende continuare quel lavoro di raccordo e di collaborazione con la Giunta regionale per elaborare insieme proposte costruttive da presentare poi in Consiglio. Ricordo che questa commissione ha competenza su tematiche che investono ben tre assessorati e che quindi richiede grande senso di responsabilità e il contributo di tutti i commissari, anche oggi tutti presenti".
La firma dell'accordo per il personale non dirigente della Giunta, l'attuazione del cosiddetto federalismo demaniale e la prossima apertura di sedi di rappresentanza della Regione nelle cinque province laziali sono stati gli argomenti trattati nel corso della seduta.
"Con l'accordo siglato in questi giorni tra la Regione Lazio e tutte le organizzazioni sindacali per la ripartizione delle somme incentivanti per il personale non dirigente - ha spiegato Armeni - abbiamo posto un ulteriore tassello nel percorso verso una piena e completa attuazione del valore della meritocrazia nella nostra Regione, creando i presupposti per far emergere alte professionalità meritevoli attraverso incentivi a chi si è distinto per capacità, qualificazione del lavoro e produttività. Già con la riduzione dei dipartimenti e delle direzioni - ha aggiunto l'assessore - la Giunta aveva avviato quel processo di riorganizzazione e semplificazione della macchina amministrativa, dando spazio alle giovani professionalità interne che si erano distinte per capacità e merito".
Su questo punto tutti i commissari hanno espresso soddisfazione e approvazione. Maurizio Perazzolo (Lista Polverini) ha parlato di "personale regionale che va inteso come patrimonio e come risorsa strategica per tutta l'amministrazione", mentre il vicepresidente del Consiglio, Bruno Astorre (Pd), dopo aver fatto i complimenti all'assessore "per l'importante risultato raggiunto in una situazione complessa", si è soffermato sulla questione dell'autonomia del Consiglio regionale, auspicando la realizzazione di "una completa autonomia organizzativa e contabile, così come avviene a livello nazionale per il Parlamento italiano".
Con riferimento al federalismo demaniale, l'assessore Armeni ha detto che "si apre una partita entusiasmante e affascinante, che coinvolge Giunta e Consiglio regionale. Entro la fine di dicembre l'Agenzia del Demanio stilerà l'elenco definitivo dei beni che saranno trasferiti al demanio regionale e degli enti locali, che avranno 60 giorni di tempo per presentare domande sui beni di interesse, correlate da progetti di utilizzo finale degli stessi. E' mia intenzione avviare un confronto con la commissione per valutare le finalità, anche se mi rendo conto che 60 giorni sono davvero pochi". Armeni ha poi spiegato che Roma Capitale è esclusa da questa operazione e che le iniziative saranno concertate con comuni e province sulle quali incidono i beni, attraverso la Conferenza dei Servizi.
Anche su questo punto, c'è stato un orientamento unanime dei commissari che hanno valutato positivamente l'avvio del trasferimento dei beni demaniali alla regione e agli enti locali. Carlo De Romanis (Pdl) ha sottolineato come questa operazione "valorizzerà i nostri territori e farà guadagnare risorse alle casse della Regione", mentre Luciano Romanzi (Psi) ha auspicato "un uso razionale e intelligente dei beni che saranno acquisiti, in modo da rendere produttivo il patrimonio per il 'sistema Lazio', attraverso progetti che rafforzino Turismo, Cultura e crescita economica".
L'assessore Fabio Armeni ha poi annunciato che è intenzione della Giunta aprire sedi di rappresentanza distaccate nelle 5 province laziali per mettere a disposizione del territorio assessori e consiglieri regionali.
Infine, in chiusura di seduta, i consiglieri Luciano Romanzi (Psi) e Rodolfo Gigli (Udc) hanno chiesto all'assessore Armeni di ritornare in commissione prossimamente per affrontare la questione dei cosiddetti "perequati". Su questo punto il presidente Galetto ha garantito il suo impegno di convocare una seduta specifica.




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