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VIII - Lavori pubblici e politica della casa


Ater, Di Carlo: "Siamo a un passo da accordo con Roma"

01/07/08 - “Speriamo di arrivare in poche ore a un accordo con il Comune di Roma che permetta di ritirare il pignoramento dei conti dell’Ater e quindi di rimettere in funzione anche gli ascensori”. Lo ha dichiarato in commissione Lavori pubblici e politica della Casa, l’assessore Mario Di Carlo (Pd), dopo una telefonata con i funzionari del Comune che gli hanno comunicato l’invio di una bozza di accordo.

L’assessore venerdì scorso aveva scritto all’assessore capitolino al Bilancio Ezio Castiglione, “facendo una sorta di verbale degli incontri che abbiamo avuto nei giorni scorsi – come ha spiegato lo stesso Di Carlo – che contiene i punti su cui chiudere la transazione”. In sostanza la Regione si impegna a trasferire al Comune proprietà per oltre 400 milioni di euro e a garantire al Comune stesso i proventi della vendita di altri alloggi per un importo di 149 milioni di euro.

Il blocco degli ascensori è scattato dal primo luglio: il presidente dell’Ater, Luca Petrucci che ha spiegato come “il mancato rinnovo del contratto di manutenzione degli ascensori delle case popolari è una conseguenza del pignoramento avviamento dal commissario prefettizio di Roma: quando c’è un pignoramento non si possono assumere impegni di spesa. Non l'unica ovviamente: se non si sblocca la situazione non saremo neanche in grado di pagare la rata semestrale del mutuo di 17 milioni”.

A conclusione del dibattito è stata approvata all’unanimità una risoluzione, proposta dal consigliere Fabio Desideri (Rosa per l’Italia) e fatta propria dal presidente della commissione, Giovanni Carapella (Pd), nella quale si chiede al Comune di Roma e alla Regione di arrivare in tempi rapidi a una transazione; si sollecitano il presidente Marrazzo e il sindaco Alemanno a trovare una soluzione che permetta il funzionamento degli ascensori; si chiede, infine, la convocazione di un consiglio regionale straordinario per fare il punto sulla situazione delle Ater.

Per Carapella il blocco degli ascensori “si configura come una vera e propria reclusione dei tanti anziani e disabili inquilini dell’Ater e quindi bisogna intervenire subito”.

Per l’opposizione, Francesco Lollobrigida (An) ha dichiarato: “Abbiamo preteso che la commissione non fosse rinviata a domani come si era ipotizzato in un primo momento, perché il tema del blocco degli ascensori era troppo urgente. Apprendiamo dalla lettera inviata da Di Carlo al Comune che sono passati due anni e mezzo nei quali il Campidoglio, di cui era sindaco Walter Veltroni, non ha dato seguito all’accordo sui debiti firmato



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