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XIII - Sanità


Piano ospedaliero, audizione con i sindaci della 'Macroarea 4'

28/10/10 - La commissione Sanità, presieduta da Alessandra Mandarelli, ha incontrato in audizione i sindaci rappresentanti dei territorio in cui insistono le strutture sottoposte a riconversione nella 'Macroarea 4', individuata dal Piano di riordino della rete ospedaliera.
La seduta ha perseguito lo scopo di raccogliere dettagliate relazioni per ciascuna criticità in relazione alle riconversioni previste dal Piano al fine di trasmetterle, con opportune raccomandazioni, alla struttura commissariale per una più attenta valutazione.
Per i prossimi tre giovedì, la Commissione si è determinata ad incontrare i rappresentanti delle altre tre 'Macroaree', seguendo lo stesso metodo utilizzato oggi, cioè partendo dai Comuni che manifestano particolari criticità rispetto alle riconversioni di ospedali.
"Questo ciclo di audizioni non è casuale in questo momento - ha spiegato la presidente Mandarelli - in quanto è proprio questa la fase in cui perfezionare il Piano che ha ricevuto l'ok da parte del tavolo tecnico con il governo. È questo il momento in cui affrontare la concreta applicazione dei principi in esso contenuti, principi che condivido pienamente. La nostra priorità finora è stata quella di non creare inutili illusioni o cavalcare facili proteste, bensì costruire in tutta trasparenza un'ipotesi migliorativa di alcuni aspetti del Piano, nel pieno rispetto delle esigenze di bilancio chieste al Lazio dallo Stato e della domanda di salute manifestata dai cittadini e dai loro legittimi rappresentanti".
Per la vicepresidente Giulia Rodano (Idv) "i dati discordanti che ci sono stati esposti potevano e dovevano essere affrontati prima della presentazione del Piano al governo. Inoltre - ha aggiunto - siamo in presenza di convitati di pietra, come i direttori delle Asl e i rappresentanti della città di Roma, dove la proporzione tra posti letto e cittadini resta altissima rispetto alle province laziali".

All'incontro hanno partecipato i sindaci di Magliano Sabina, Bracciano, Ronciglione, Acquapendente, Amatrice e il commissario straordinario di Montefiascone.

Di seguito, una sintesi degli interventi relativi ai territorio della 'Macroarea 4'.

MAGLIANO SABINA (Rieti) - Il sindaco Alfredo Graziani
"L'ospedale di Magliano è da sempre un riferimento per l'intera provincia, nonché un avamposto per i cittadini che vogliano recarsi fuori regione, a Narni e Terni. Abbiamo riscontrato errori materiali nelle schede contenute nel Piano relative alla nostra realtà.
Errori che senza dubbio hanno influenzato le scelte del Commissario. Uno per tutti, il dato sulla percentuale di rifiuto del ricovero dopo l'accesso al pronto soccorso: a noi risulta del 7,4% e non 28,7%.
Senza dimenticare i recenti investimenti convogliati sul nostro ospedale, per sei milioni di euro, che oggi ci consentono di avere sale operatorie nuove di zecca. Siamo coscienti dei sacrifici da fare, e per questo siamo pronti anche a rinunciare a qualche servizio, ma è indispensabile che il Pronto soccorso sia attrezzato con medici ospedalieri".

BRACCIANO (Roma) - Il sindaco Giuliano Sala
"Parliamo di un territorio ad alto tasso di immigrazione e con tante presenze estive. Sono sempre più i romani che abitano le sponde del nostro lago e sempre più le persone che trascorrono i week end o le vacanze nelle nostre terre. A fronte di questa emergenza demografica, la Asl Rm/F con questo Piano scende da 0.87 posti letto per mille abitanti a quota 0.5. Significa necessariamente indirizzare questa massa di cittadini in altre strutture, la più vicina della quale, carte alla mano, dista non meno di un'ora di auto, traffico permettendo.
Il Piano non ha poi tenuto contro che Bracciano è un Polo universitario, su cui il Comune investe ogni anno notevoli fondi: senza un ospedale cittadino, dove svolgeranno i tirocini gli studenti di scienze infermieristiche e fisioterapiche? La nostra è una struttura moderna, ben raggiungibile, con ampi parcheggi, che andrebbe insomma rilanciata e non riconvertita. In particolare ci batteremo per recuperare a tutti i costi i 12 posti di Ortopedia".

AMATRICE (Rieti) - Il sindaco Sergio Pirozzi
"Posso ritenermi soddisfatto che il nostro ospedale abbia mantenute intatte le sue prerogative e i suoi posti letto. Tuttavia, questo Piano rischia di essere un'occasione persa, in quanto se non si potenziano realtà come la nostra, al confine con tre regioni, si incoraggerà sempre di più la mobilità passiva, che rappresenta un enorme costo per le casse della sanità laziale. Il secondo piano del nostro ospedale è completamente libero: perché non si è pensato di riempirlo di nuovi servizi, in modo da attrarre noi per una volta i cittadini abruzzesi?".

MONTEFIASCONE (Viterbo) - Il commissario straordinario Francesco Tarricone
"Vivo la realtà di Montefiascone da pochi mesi, ma sono stati sufficienti per capire che l'ospedale cittadino qui rappresenta un'istituzione secolare. Leggendo poi le carte, ho appreso che il precedente atto aziendale ha determinato ingenti investimenti per nuove sale operatorie, che oggi sarebbe un peccato non utilizzare. Per questo, la nostra richiesta principale è di salvaguardare il servizio di day-surgery e di geriatria, destinando più fondi per l'assistenza domiciliare sul territorio".b

ACQUAPENDENTE (Viterbo) - Il sindaco Alberto Bambini
"Non svelo alcun arcano se affermo che la nostra popolazione rischia di fare sempre maggiore riferimento a strutture ospedaliere umbre e toscane, che poi presentano il conto alla Regione Lazio. Abbiamo presentato un nostro Piano di riorganizzazione dell'offerta sanitaria territoriale che ci aspettiamo venga preso in seria considerazione dal commissario Polverini. Diversamente, la spesa regionale in materia sanitaria aumenterà invece di diminuire".

RONCIGLIONE (Viterbo) - Il sindaco Massimo Sangiorgi
"Il Piano non tiene conto di un aspetto molto rilevante: il nostro ospedale tale non è da molti anni. Si tratta di attività per lo più ambulatoriali, con funzioni integrative rispetto all'ospedale di Belcolle. È improprio e inutile parlare di tagli, perché la nostra struttura non han peso rilevante in termini di posti letto. Ci chiediamo quindi quali siano i risparmi che il commissario si attende dal nostro territorio. In attesa che l'ospedale di Belcolle sia agibile al cento per cento, è indispensabile per la popolazione mantenere intatti i servizi che attualmente offriamo".




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