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Distretto della logistica, avviato dibattito in commissione Pmi

18/10/11 - "Creare un dibattito culturale intorno alla possibilità di realizzare un distretto della logistica nel nord del litorale laziale, perchè rappresenta un territorio ideale e la porta naturale dell'Italia centrale sul Mediterraneo". Questo l'obiettivo tracciato dal presidente della commissione piccola e media impresa, commercio e artigianato del Consiglio regionale, Francesco Saponaro (Lista Polverini), nel corso dell'audizione con i sindaci dei principali comuni del nord ovest del Lazio: Giovanni Moscherini (Civitavecchia), Mario Canapini (Fiumicino), Giovanni Serafini (vicesindaco di Tarquinia) e Caterina Intragna (vicesindaco di Cerveteri).
"All'indomani dell'audizione con il presidente dell'Autorità portuale del Lazio era emersa con chiarezza questa esigenza e perciò abbiamo ritenuto opportuno audire i sindaci dei comuni interessati", ha proseguito Saponaro. "Occorre avviare uno studio con l'assessore alle attività produttive per valutare quali siano i territori in possesso degli adeguati requisiti per dare vita a un grande distretto della logistica al centro dell'Italia, che faccia da punto di riferimento non solo per il Lazio ma anche per l'Umbria, la Toscana meridionale e le Marche". Saponaro ha poi sottolineato come questa operazione debba essere portata avanti stando attenti a non commettere gli stessi errori che hanno contraddistinto la nascita del distretto della nautica: "Non è possibile - ha detto - immaginare che tutti i 22 comuni costieri del Lazio siano indispensabili per lo sviluppo della nautica. Bisognava invece concentrare le risorse economiche solo sulle eccellenze".
Posizione pienamente condivisa dal consigliere del Pd Giuseppe Parroncini, il quale, proprio per evitare la dispersione dei contributi regionali, ha proposto di fare una legge ad hoc. "Più che di distretto - ha detto Parroncini - parlerei di Polo della logistica che va da Fiumicino a Montalto, istituito con una legge regionale che preveda finanziamenti certi e adeguati alla portata dell'investimento. Si tratta di un territorio con migliaia di aziende e centinaia di migliaia di addetti in tutti i settori e l'attuale legge sui distretti non è più adatta a una fattispecie del genere".
Il consigliere Mario Mei (Api) ha invece affermato che "in questi casi, più che una legge, servirebbe un raccordo più stretto tra gli enti territoriali. Per questo - ha detto Mei - occorre coinvolgere anche la provincia di Roma che ha già un sistema integrato nel litorale nord".
Annamaria Tedeschi (Idv) ha sottolineato come in questi casi sia necessario attivare forti sinergie tra pubblico e privato.
L'idea di un distretto della logistica ha trovato la piena adesione da parte dei sindaci che hanno partecipato all'audizione. Il sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, ha accennato alla grande opportunità di sviluppo per il territorio, anche in termini occupazionali. "Il porto di Civitavecchia - ha detto il sindaco - è il principale snodo del Mediterraneo, lo sbocco naturale della 'Piattaforma Italia', soprattutto per le sue capacità di dragaggio. Abbiamo acque molto profonde, adatte a navi di grandi dimensioni e, in più, la possibilità di realizzare un vasto retroporto". Moscherini ha però lamentato il ritardo con cui si muove l'Italia rispetto agli altri Paesi, soprattutto in tema di infrastrutture. "La trasversale Civitavecchia-Orte - ha aggiunto - è ancora incompleta, nonostante i lavori fossero iniziati quarant'anni fa".
Anche il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, ha espresso parere favorevole alla creazione di una piattaforma logistica che va dal suo Comune fino a Civitavecchia, precisando però che occorre individuare bene i territori pertinenti per valutare i reali vantaggi che ne trarrebbero.
Non hanno partecipato all'audizione i sindaci dei comuni di Ladispoli, Santa Marinella e Montalto di Castro.



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