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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Contro ogni discriminazione presto un nuovo osservatorio

16/11/10 - E' approdata oggi in Commissione Lavoro e politiche sociali, presieduta da Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), la proposta di legge regionale n. 25 del 3 giugno 2010, concernente "L'istituzione dell'osservatorio regionale per la tutela antidiscriminatoria". "E' una legge che rispetta la normativa comunitaria e c'è già in altre regioni come Toscana, Marche e Liguria", ha spiegato Perazzolo in apertura dei lavori.

Il provvedimento, che si compone di quattro articoli, prevede l'istituzione di un organismo di garanzia, l'osservatorio appunto, "con compiti di prevenzione, ascolto, informazione e tutela nei confronti delle persone vittime di discriminazioni per ragioni etniche, razziali, religiose, di disabilità, di età, di genere, ed orientamento sessuale", come recita l'articolo 1 della proposta di legge regionale. L'Osservatorio dovrà operare in collaborazione con l'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica (Unar) del dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri, e svolgerà un'azione di coordinamento delle "associazioni operanti sul territorio negli specifici ambiti connessi ai diversi fattori di discriminazione". Un'assemblea regionale per la tutela antidiscriminatoria, presieduta dal presidente del Consiglio regionale e composta da dieci membri tra i quali l'assessore regionale alle politiche sociali, dovrebbe "monitorare e dare impulso all'attività svolta dall'Osservatorio", come si legge all'articolo 2 della proposta di legge.

"Con questo provvedimento intendiamo garantire la tutela per tutte le discriminazioni previste dalla Comunità europea", ha spiegato alla Commissione il primo firmatario del provvedimento, il consigliere Giancarlo Miele (Pdl). "Sono molti i soggetti privati e del no profit che operano sul territorio contro le discriminazioni - ha proseguito Miele - Attraverso tali soggetti l'Osservatorio potrebbe effettuare un monitoraggio costante del fenomeno". Il provvedimento prevede uno stanziamento di 600 mila euro nel triennio 2010-2012. "Tali fondi - ha spiegato Miele - servono ad assicurare l'assistenza legale alle vittime di discriminazioni che così possono fare valere i propri diritti".

Qualche perplessità è stata espressa dal consigliere Tonino D'Annibale (Pd) secondo il quale è necessario un approfondimento, onde evitare sovrapposizioni di ruoli con altri organismi regionali già esistenti e funzionanti, come, per esempio, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza o la Consulta femminile per le pari opportunità. "Sarebbe opportuno audire le strumentazioni che servono per il governo sociale del territorio", ha detto D'Annibale, mentre Luigi Nieri (Sel) si è detto disponibile ad arricchire il provvedimento attraverso la formulazione di alcuni emendamenti. Stessa disponibilità è stata espressa da Anna Maria Tedeschi (Idv).

"Quando si parla di antidiscriminazioni credo che sia giusto approfondire e arricchire l'articolato", ha dichiarato il presidente Perazzolo il quale ha dato due settimane di tempo per la presentazione di emendamenti.

 

 



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