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III - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione


Crisi, Scalia: "Aiuti per settore radiotelevisivo Lazio"

29/07/10 - A due giorni dall'incontro con il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, sulla crisi del sistema radiotelevisivo del Lazio, il presidente del Corecom, Francesco Soro, torna alla Pisana. E' accaduto stamane, in occasione dell'audizione in commissione Vigilanza sul pluralismo dell'informazione, presieduta da Francesco Scalia (Pd).
Tra gli argomenti affrontati nell'audizione, più spazio è stato dato alla crisi del settore radiotelevisivo laziale, al controllo sul pluralismo dell'informazione, al problema del monitoraggio delle tv e alla scarsità delle risorse economiche attribuite al Corecom.
"Lo Statuto regionale - ha detto Francesco Scalia - attribuisce a questa commissione la delicata funzione di monitorare e vigilare su tre importanti attività: l'informazione istituzionale della Regione, la propaganda elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale e il rispetto della completezza dell'informazione resa dal servizio radiotelevisivo pubblico regionale. Accanto a questi compiti statutari - ha aggiunto - noi dobbiamo tutelare il sistema radiotelevisivo regionale, perché è sulla sua efficienza e sulla sua pluralità che si fonda il rispetto dei valori democratici e liberali. Per questo motivo, preso atto di quanto riferito oggi in commissione dal presidente del Corecom, aggiungo il mio impegno a quello del presidente Abbruzzese affinché si possa dare un sostegno alle imprese del settore in questo particolare momento di crisi".
Il presidente Francesco Soro, ha informato la commissione sulle principali attività svolte dal Corecom Lazio, "i cui risultati sono stati elogiati dal ministro Brunetta - ha detto - che ci ha indicato come caso di eccellenza nazionale nelle categorie miglioramento del servizio erogato e della soddisfazione dei relativi clienti". Successivamente, Soro si è soffermato su alcune questioni di particolare rilevanza. "La crisi del sistema radiotelevisivo laziale - ha detto - è molto seria ed è in gran parte conseguenza del passaggio al digitale terrestre, che ha causato la frammentazione dell'offerta e il conseguente abbattimento dei costi pubblicitari, una delle fonti primarie di finanziamento dell'emittenza locale. Sono a rischio il 30-40% dei posti di lavoro". In risposta, poi, al consigliere Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino-Pannella), che ha chiesto informazioni sulle modalità con cui si effettua il monitoraggio della testata giornalistica regionale della Rai, Soro ha spiegato che la carenza di risorse umane e finanziarie non consente un'adeguata copertura. "Non sono venuto qui a 'batter cassa' - ha detto Soro - ma devo dire che la straordinaria esiguità dei fondi a nostra disposizione non ci consente di garantire adeguata copertura ai notiziari Rai del Lazio. Occorrerebbe investire più risorse". Proposta recepita favorevolmente dai membri della commissione che su questo punto hanno promesso impegno e attenzione.
Al termine della seduta, il presidente Scalia ha annunciato che la commissione lavorerà all'elaborazione di una proposta di legge di sistema del settore delle comunicazioni, "perché - ha detto Scalia - si tratta di una materia di nostra competenza e su cui anche le altre regioni non hanno ancora provveduto".
Presenti alla seduta, oltre al presidente Scalia e al vicepresidente Rossodivita, l'altro vicepresidente, Giuseppe Melpignano (Lista Polverini) e i consiglieri Giancarlo Miele (Pdl), Gianfranco Gatti (Lista Polverini), Andrea Bernaudo (Lista Polverini), Claudio Bucci (Idv), Giuseppe Celli (Lista civica Bonino) e Mario Di Carlo (Pd).
[LS]




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