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Ficei e Consorzi per lo sviluppo industriale in audizione alla Pisana

12/01/12 - A poco più di tre mesi dall'ultima audizione, datata 27 settembre 2011, tornano alla Pisana i presidenti dei 5 Consorzi per lo sviluppo industriale (Csi) del Lazio, insieme ai vertici della Ficei - Federazione italiana Consorzi enti industrializzazione. Sono stati sentiti in audizione dalla Commissione Piccola e media impresa, commercio e artigianato, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini) per ribadire la richiesta di sblocco dei finanziamenti regionali e di pagamento dei debiti pregressi ma non solo. Questa volta l'audizione, chiesta dalla stessa Ficei, è stata anche oggetto di spunti e proposte per rilanciare il ruolo dei Csi in rapporto allo sviluppo economico del Lazio, a quasi 50 anni dalla loro istituzione. Il presidente della Ficei e del Csi della provincia di Rieti, Andrea Ferroni, ha sottolineato, tra l'altro, come i Consorzi siano enti dai bilanci attivi, nonostante il problema del ritardo dei pagamenti della Regione, e che "continuano a dare valore aggiunto allo sviluppo industriale del Lazio, anche in un momento di crisi globale che inevitabilmente si ripercuote sui nostri territori". Ferroni ha ricordato che i Csi, nati per creare infrastrutture utili alle imprese, "oggi fanno anche altro: danno servizi, assistenza e supporto alle industrie e, in caso di abolizione delle province, avrebbero anche le capacità per ereditare competenze in settori quali i rifiuti, l'assistenza alle imprese e la manutenzione stradale".
Il direttore generale Michele Giannattasio ha annunciato che la Ficei metterà a disposizione dei Csi e della commissione tutti i suoi esperti, sia nel campo giuridico che in quello economico, per trovare soluzioni innovative e valutare le migliori esperienze presenti sul territorio nazionale. Idea condivisa da Francesco Saponaro, che ha suggerito di lavorare a una proposta di semplificazione delle norme del settore come primo incarico per la Ficei. Il presidente della commissione, inoltre, ha fatto una proposta per rilanciare i Csi: "Occorre una nuova visione d'insieme perché è in atto un'evoluzione culturale che trasformerà gli attuali distretti industriali in reti d'imprese. In questo senso i Consorzi per lo sviluppo industriale devono fare la loro parte in rapporto ai territori e agli amministratori locali".
Il consigliere Pier Ernesto Irmici (Pdl) ha chiesto ai rappresentanti dei consorzi di indicare quali siano a loro avviso gli interventi da effettuare sulla legge regionale n.13 del 1997 sui Csi, per adeguarla ai tempi attuali. Irmici, inoltre, ha annunciato che porterà la questione anche all'attenzione delle commissioni Bilancio e Urbanistica, di cui è membro, accogliendo la proposta del presidente del Csi della provincia di Frosinone, Arnaldo Zeppieri, il quale aveva chiesto una riunione congiunta delle tre commissioni che a titolo diverso hanno competenza sulle aree di insediamento industriale e sui finanziamenti regionali.
La vicepresidente della commissione, Annamaria Tedeschi (Idv), ha indicato come possibile causa di peggioramento della situazione dei Csi, la decisione della Giunta regionale del 14 settembre scorso di bloccare tutti i mandati di pagamento, "scelta grave - ha detto - perché in un momento di crisi di liquidità come quello attuale un buon amministratore deve saper dare delle priorità alle proprie spese per evitare un corto circuito nel sistema".
Sono intervenuti all'audizione anche i presidenti: Luigi Torelli (Csi Roma-Latina), Salvatore Forte (Csi Sud Pontino) e Giuseppe Golini Petrarcone (Cosilam - Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio meridionale).




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