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IX - Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali


Nuova Consulta femminile: 175 le associazioni ammesse

08/02/11 - "Dopo il lavoro istruttorio degli uffici e dall'apposita sub commissione finalmente abbiamo approvato, con cinque voti a favore e l'astensione dei tre membri dell'opposizione, la nuova composizione di questo importante organismo del Consiglio regionale". Lo ha dichiarato il presidente della la IX Commissione Lavoro, pari opportunità, politiche giovanili e politiche sociali, Maurizio Perazzolo (Lista Polverini), a conclusione dei lavori per la nuova composizione della Consulta femminile per le pari opportunità.

La sub commissione formata dai componenti donna della IX Commissione - Annalisa D'Aguanno (Pdl), Isabella Rauti (Pdl), Olimpia Tarzia (Pdl), e Anna Maria Tedeschi (Idv) - ha esaminato le designazioni dei nuovi membri della Consulta femminile inoltrate da 214 associazioni femminili del territorio: ne ha ammesse 175 e ne ha escluse 39 con varie motivazioni, soprattutto per documentazione carente o per ritardo nella presentazione della domanda. Tra gli esclusi compaiono anche CGIL Roma e Lazio e CISL Lazio che però dovrebbero rientrare di diritto nella composizione definitiva in base alla legge regionale (58/1976) che istituisce l'organismo del Consiglio regionale preposto a promuovere la piena parità tra uomini e donne. La Consulta, che deve essere rinnovata ogni quattro anni, è composta da una rappresentante effettiva designata da ogni associazione che indica anche due membri supplenti.

Il lavoro istruttorio è stato contestato dalla consigliera Tedeschi la quale con una lettera indirizzata ai suoi colleghi della IX Commissione ha chiesto un nuovo esame delle domande di accesso in quanto non ha ritenuto il lavoro svolto dalla sottocommissione "sia stato conforme a quanto previsto dalla legge n. 58/76, né dall'avviso pubblico", come si legge nella lettera. Nel verbale dei lavori della sottocommissione si legge che la consigliera Tedeschi ha espresso parere contrario all'ammissione di alcuni soggetti come l'Accademia della Cucina Italiana e l'Associazione nazionale amministratori immobiliari professionisti e all'esclusione di CIGIL Roma e Lazio e CISL Lazio. Da queste evidenze è nata una lunga e accesa discussione che ha guastato il clima instauratosi nella prima parte della seduta durante la quale era stato approvato - all'unanimità e alla presenza dell'assessore al lavoro, Mariella Zezza - lo schema di delibera di giunta sulla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.

"Colpisce che siano state esclusi soggetti di un certo peso come Federlazio e Confesercenti, che pure erano presenti nella composizione uscente", ha notato Tonino D'Annibale (Pd) il quale ha aggiunto: "Se manca un documento, perché non è stato richiesto?". D'Annibale ha richiamato più volte la Commissione alla "ragionevolezza e al buon senso" e Luigi Nieri (Sel) ha chiesto un nuovo passaggio delle domande in sub commissione. Dopo due ore di discussione, il presidente Perazzolo ha tirato dritto e messo ai voti il lavoro svolto dalla sub commissione, non ostante le vivaci proteste dei consiglieri di minoranza.

 



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