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XII - Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa


Audizione con le organizzazioni sindacali sulla "legge Brunetta"

16/11/10 - La commissione Risorse umane, demanio, patrimonio, affari istituzionali, enti locali, tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, presieduta da Stefano Galetto (Pdl), ha ascoltato oggi i rappresentanti regionali delle principali organizzazioni sindacali in merito alla proposta di legge regionale n. 42, che recepisce le norme nazionali sul pubblico impiego emanate dal ministro Renato Brunetta.

"Il Consiglio regionale - ha dichiarato Galetto - ha il compito di fare le leggi e la commissione è il luogo deputato all'esame delle proposte e al confronto con le parti interessate. Per questo invito tutte le organizzazioni sindacali a mettere per iscritto le loro osservazioni, sia quelle emerse nel confronto odierno sia altre che riterranno opportuno segnalarci. La prossima settimana riprenderemo l'esame della proposta di legge".
L'assessore regionale alle Risorse umane, demanio e patrimonio, Fabio Armeni, al termine dell'audizione si è dichiarato soddisfatto dell'incontro e ha detto che "saranno prese in considerazione le novità intervenute a livello nazionale dalla presentazione della proposta di legge ad oggi".

Per quanto riguarda le rappresentanze sindacali, sono emerse alcune critiche condivise quasi da tutti sull'impianto della "legge Brunetta" e alcune riflessioni sulla proposta di legge regionale che dovrà recepire le norme nazionali.
Gianni Nigro, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio, ha criticato le norme contenute nella legge Brunetta perchè, a suo avviso, mettono in discussione il Contratto collettivo nazionale del lavoro e ha chiesto una pausa di riflessione sul provvedimento regionale, alla luce anche delle norme emanate successivamente al decreto n. 150 del 2009 e di alcune recenti sentenze della Magistratura.
Mauro Giuliattini, segretario generale Cisl Fp Roma e Lazio, si è dichiarato favorevole al confronto ma ha sottolineato come la proposta di legge regionale sia troppo articolata, "entra troppo nel merito delle questioni - ha detto - che invece sarebbe stato meglio rimandare ai regolamenti di attuazione". Posizione condivisa anche da Francesco Mazzotta, dirigente del Cida e Domenico Farina, rappresentante della rdb-usb pubblico impiego, i quali hanno detto che sarebbe stato meglio rinviare ai regolamenti il recepimento di alcune norme specifiche.

Roberta Bernardeschi, rappresentante della Direr, ha fatto notare che le norme sulla trasparenza dovrebbero già essere in vigore ma nel Lazio non sono applicate, citando alcuni esempi: "Sui siti istituzionali non sono stati pubblicati i curricula di tutti i dirigenti, nè vi è traccia dei nomi dei dirigenti degli Enti parchi. Allo stesso modo - ha aggiunto Bernardeschi - c'è scarsa pubblicità sui profili di coloro che devono valutare la dirigenza".
Quest'ultima perplessità è stata condivisa anche da Dario Simeone, segretario aziendale della Ugl, il quale ha fatto riferimento anche a una maggiore attenzione al controllo di gestione.
Erano presenti all'audizione i vicepresidenti della commissione, Alessandro Vicari (Lista Polverini) e Giuseppe Parroncini (Pd), i consiglieri Carlo De Romanis (Pdl), Luciano Romanzi (Psi), Mario Brozzi e Luigi Abate della Lista Polverini.



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